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C’era una volta, in un tempo antico, la civiltà umana. Un giorno venne attaccata dai Giganti. Questi esseri, nonostante avessero le stesse sembianze dei piccoli uomini che si agitavano ai loro piedi, inaspettatamente se li mangiarono. Un insensato sterminio prese così il via e solo una minoranza si salvò. Purtroppo, le cose non erano destinate a migliorare. Nonostante la costruzione, attorno ad alcune città, di un sistema di altissime e durissime mura, dopo oltre un secolo di “pace”, un giorno, inaspettatamente, la cittadina di Shiganshina fu distrutta da una nuova specie: erano giganti più forti, più alti, più agguerriti. E il nostro futuro sembrò del tutto segnato. L’estinzione era vicina.

A Shiganshina, però, sopravvissero tre ragazzini che presto sarebbero diventati dei veri eroi. Eren Jaeger, la sorella adottiva Mikasa Ackermann e l’amico d’infanzia Armin Arelet non si arresero difronte a quell’apocalisse e, ognuno a suo modo, tramutò il dolore della perdita in determinazione alla vittoria. i tre si aggregarono a quella frangia di gente considerata un po’ folle, disposta a qualsiasi cosa pur di evitare l’ineluttabile, e iniziarono a studiare come fermare le enormi, fameliche e mostruose creature poco inclini alla mediazione e/o alla convivenza.
Chissà, forse il nostro presente lo dobbiamo proprio a questo manipolo di impavidi…

Photo: courtesy of Nexo Digital

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“L’ATTACCO DEI GIGANTI – IL FILM Parte 1: L’arco e la freccia” segue le gesta dei giovani protagonisti mentre cercano di riaccendere la speranza. Mostra la disperazione degli esseri umani e il loro attaccamento alla vita che li porta a non mollare mai. La paura è nell’aria e il senso d’impotenza cresce man mano che la violenza conquista la scena. È guerra all’ultimo sangue e in sala la gente trattiene il respiro.

L’opera in poche battute avvince e travolge lo spettatore trascinandolo dentro quel mondo in cui il tempo appare sospeso. Poco importa che si tratti di un’animazione, sono in molti a perdersi nelle vie della città sotto assedio e a dimenticarsi di appartenere all’al-di-qua.

Complice un nemico con le nostre sembianze è, infatti, impossibile non soffrire e non provare ansia durante le estenuanti battaglie degli impavidi ragazzi. E il punto è proprio qui: l’angoscia, l’impotenza, la fragilità, l’incertezza, l’incomunicabilità, sono i capisaldi di una trama che ci fa dimenticare di essere gli unici in carne e ossa. L’autore riesce mirabilmente a raccontare le umane debolezze, il regista Tetsuro Araki riesce a dar loro una forma e un colore. E noi, difronte a tale trionfo di bravura, applaudiamo.

Photo: courtesy of Nexo Digital

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“L’ATTACCO DEI GIGANTI – IL FILM Parte 1: L’arco e la freccia” è la versione per grande schermo dell’omonimo manga che ha spopolato nella terra del Sol Levante. Nato dalla fervida immaginazione di Hajime Isayama (all’epoca poco più che ragazzino), il fumetto – specchio degli umani limiti e paure – ha subito sedotto il grande pubblico, dando i natali prima a una serie TV poi a un avvincente videogioco. Oggi arriva al cinema il lungometraggio dedicato alle origini dell’appassionante storia, ed è Nexo Digital, insieme a Dynit, a portarlo da noi domani e mercoledì 13 maggio 2015 (QUI l’elenco delle sale aderenti).

La pellicola riesce ad alternare avventura, dramma e horror, stemperando con saggezza le tinte forti ogni qualvolta abbiamo bisogno di sollievo, e ci riporta sempre nel centro dell’azione grazie ad un appassionante balletto tra la vita e la morte, tra i sogni e le speranze, tra la fantasia e la realtà. Gli eventi, avvolti da crescente suspense, si susseguono con un ritmo tale da rendere l’entusiasmo e l’attesa del gran finale quasi incontenibili. Impossibile quindi non consigliare la visione.

Vissia Menza

L’ATTACCO DEI GIGANTI - IL FILM. PARTE I - al cinema il 12 e 13 maggio