In attesa di Cannes 2015 qualche sogno e alcune anticipazioni

© FDC / Lagency / Taste (Paris) / Ingrid Bergman © David Seymour / Estate of David Seymour – Magnum Photos

Il conto alla rovescia è iniziato: tra meno di una settimana si alzerà il sipario sul 68° festival del film di Cannes e molta è la fibrillazione. Un programma nutrito, con una serie di ospiti amatissimi che sfilerà sûr la montée des Marches; ben tre registi italiani a contendersi la Palmarès (e che autori!); una giuria giovane, con una parte femminile dotata di una componente eclettica, su cui tutti facciamo affidamento per dare una spolverata e, perché no, uno scossone finale ai pronostici che immancabilmente circoleranno per i corridoi del Palais, sono i tre elementi distintivi di questa edizione.

Sotto l’ala protettiva – e la direzione – dei due registi americani Joel e Ethan Coen, la splendida e caliente Rossy de Palma, l’algida attrice francese Sophie Marceau, la vulcanica Sienna Miller, la regina della musica africana Rokia Traoré, il poliedrico e fantasioso regista Guillermo del Toro, l’enfant prodige Xavier Dolan (che a soli ventisei anni vanta una didascalia chilometrica di “Director, Writer, Producer e Actor”), e il tanto amato quanto bravo Jake Gyllenhaal compongono la giuria che avrà, infatti, l’arduo compito di consacrare alcune opere nel filamento della settima arte e lanciarle verso una corsa costellata di premi e riconoscimenti globali, perché – che ci piaccia o meno – il festival francese ha un potere quasi unico.

Dopo anni di magra, in questo 2015 l’Italia torna in Costa Azzurra in pompa magna: tre grandi registi, amati e meno contestati oltre confine che in patria, si daranno battaglia per salire sul podio. E noi tratteniamo il respiro, perché critica e Industry (soprattutto straniera) ha sempre dimostrato apprezzamento e stima, senza mai l’ombra di una polemica, quindi le chances sono molte e l’orgoglio ha solo bisogno di un pretesto per esplodere.

 Primo tra tutti, l’ex presidente di giuria (anno 2012) Nanni Moretti porterà il suo “Mia Madre”, visto in anteprima italiana lo scorso mese. Un film intimo, con una prosa asciutta e non strappalacrime, un racconto straziante per alcuni quieto e reale per altri (un click QUI per leggere la recensione). A fargli compagnia ci saranno Matteo Garrone e Paolo Sorrentino che tenteranno di ri-conquistare critica e pubblico, bissando il successo di “Reality” e “La grande Bellezza”, che proprio dalla Croisette iniziarono una lunga marcia trionfale, terminata nel caso di Sorrentino a Los Angeles (clicca sui rispettivi titoli per gli approfondimenti).

Inutile dire che sin dalla release del primo trailer di “Youth” da noi sia iniziata la divisione in fazioni, da un lato i detrattori e dall’altro gli amanti incondizionati del regista. Scorrendo i commenti si può leggere tutto e il contrario di tutto: chi intravvede già il capolavoro (d’altro canto con un cast che riunisce Sir Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano e Jane Fonda, è più che comprensibile), chi invece è riuscito in un lampo a innervosirsi e difficilmente cambierà opinione. Personalmente ho notato una fotografia meravigliosa e un’attenzione al particolare tali da pregustare il successo, ma lascio giudicare a voi. Ecco il trailer:

Prima di chiudere, merita qualche riga il ricco programma che prevede: la prima dell’attesissimo “Mad Max” (sarà in grado di eguagliare il mito o sarà solo una fantastica e roboante pellicola che travolgerà per un paio di ore ma non passerà agli annali?) per cui i fan dell’originale hanno già affilato le… penne, pronti a non fargliene passere una; il ritorno di Woody Allen in Costa Azzurra, dopo alcuni anni di diserzione; e il debutto dietro la macchina da presa di Nathalie Portman, per cui mi sorge spontanea solo una brevissima domanda: ditemi perché?!?

In attesa di farci sorprendere, vi lascio con il magico e intrigante trailer della nuova fatica di Matteo Garrone, “Il racconto dei racconti”.

Ci vediamo a Cannes!

Vissia Menza

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