E’ evidente che abbiamo esultato troppo presto. Passato il dicembre 2012 ci siamo convinti che tutto fosse ormai in discesa: i Maya avevano sbagliato, la fine del mondo era sempre più lontana e potevamo dedicarci serenamente alle nostre faccende.
Ci sbagliavamo.
Se sei una fanciulla, se ti prendi una trentina di minuti per far due chiacchiere online ed entri in una chat, finisci per riconsiderare i disaster movies e augurarti che si tratti di frammenti di telegiornale. Con un asteroide schiantato sulla Terra ad alta velocità non avresti avuto occasione di leggere quanto segue…
Perché poi ti prende anche una sorta di commozione per le maestre elementari: te le immagini curve sui temi dei bambini a segnare con la matita rossa gli orrori grammaticali, dispiaciute di dover dare un brutto voto al bimbo carino con i capelli a caschetto ma anche convinte di fare del bene, perché così in futuro non ne commetteranno più…
Poi, proprio quando stai per perdere ogni speranza, arrivano due mail: la prima è di Miriam, una ragazza di Milano (mi auguro che nome e città siano inventati, ovviamente) che oltre a ringraziarmi (maddeche!) ci teneva ad inviarmi un paio di contributi:
a cui non potevo che rispondere con una serie di alte citazioni cinematografiche:
La seconda mail era invece di Anna Chiara. Ci teneva a dirmi che lei si è morosata con un ragazzo conosciuto in chat, che la loro è una storia d’amore bellissima e che… ta-dà!.. tra tre mesi si sposano!
Evviva, evviva, evviva! E mentre riempiamo Anna e il suo quasi-marito di complimenti e felicitazioni, vorrei chiarirlo una volta per tutte: non è che demonizzo Internet o le comunicazioni online, cavolo! Quello che avete tra le dita è uno strumento meraviglioso, in grado di creare relazione, scambiare informazioni, persino crescere un po’. Anna Chiara, che è una onesta, sa che cosa intendo e mi ha mandato questa:
Gran finale per voi qui sotto, e alla prossima!
Brow
e infine una sorta di manifesto :)
Donna, attraente al punto da essere convinta a posare per un calendario, tastiera veloce, lingua impertinente, grammatica impeccabile e neuroni in servizio. Attenti, maschi che navigate sul web: qualunque cosa direte, potrà essere usata contro di voi.