Quante volte abbiamo perso un metro? Un autobus? E, perché no, un treno? Posso scommettere che la vostra reazione fosse un mix di sconcerto, rammarico e tristezza, con la consapevolezza però di poter rimediare nell’arco di una manciata di minuti. Ma, come vi sentireste se perdereste l’arca? Non parlo di una barca qualsiasi, bensì l’Arca della speranza, della salvezza dall’alluvione del secolo? O, se preferite, come reagireste se Noè avesse deciso di non farvi salire a bordo della sua mitica imbarcazione?
Dave e suo figlio Finny, sono i protagonisti della storia di oggi. I due stanno per avere un’amara sorpresa: una volta scoperto dell’imminente diluvio universale andranno al punto di raccolta per garantirsi la sopravvivenza, ma un capitano leonino non li ammetterà a bordo dell’arca. Senza motivo apparente, i due pelosissimi, luminescenti e simpatici Nasocchioni dovranno escogitare un modo creativo per non perire e papà Dave troverà una soluzione, coinvolgendo la musona mamma Grymp e sua figlia Leah. E poi…
ne accadranno di tutti i colori!
D’altro canto si sa, i ragazzini sono esagitati, curiosi e sprezzanti del pericolo, quindi non stupisce che presto i piccoli Finny e Leah si troveranno in un bel guaio: l’arca salperà senza di loro (!) mentre la Terra verrà sommersa minuto dopo minuto con velocità mai vista prima. Riusciranno a salvarsi?
“Ooops! Ho perso l’arca…” nasce dall’unione delle forze di ben quattro Paesi (Germania, Lussemburgo, Belgio e Irlanda) con lo scopo di dare vita ad una colorata storia ricca di avventura e divertimento. Sotto la direzione di Toby Genkel & Sean McCormack, il film ci regala un’ora e mezza di animazione che nulla ha da invidiare ai prodotti dei colossi a stelle e strisce pensati per il giovane pubblico. Personaggi nuovi, variopinti, dolci e pronti a farsi amare, popolano una storia, semplice e attuale, che calibra sapientemente battute e (dis)avventure, morale e spensieratezza.
Due cuccioli irrequieti diverranno adulti nell’arco di una notte: impareranno a cavarsela da soli, ad avere gli istinti pronti, a risolvere problemi e coglieranno l’importanza dell’amicizia, della fiducia nell’altro e del rispetto per il diverso. Una lezione durissima per i piccoli ma anche per i grandi (troppo presi da loro stessi per accorgersi di ciò che stava accadendo), che ora dovranno fare i conti con l’iniziale disattenzione.
Le similitudini con la realtà son evidenti ai più adulti mentre i bambini si godono la frizzante favola. Il cartone animato è moderno nell’impatto visivo e nel messaggio, non pretende di dirci cosa sia giusto o sbagliato, e riesce ad intrattenere tutta la famiglia. Noi riceviamo qualche sottile bacchettata e veniamo premiati con battute disseminate qua e la, i giovanissimi, invece, hanno l’azione necessaria a mantenerli attenti e insegnar loro qualche importante principio. E questo inatteso equilibrio, l’unicità della trama, il trionfo di colori e di sorprese hanno contribuito ad illuminarci la serata.
Con le sue mille costruzioni creative e improbabili, i tanti luoghi da sogno e i molti pericoli reali, “Ooops! Ho perso l’arca…” è una corsa contro il tempo che non si arresta neppure ai titoli di coda e si candida a perfetta evasione da weekend.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”