In questi giorni di riposo, di pausa dal lavoro, di tempo libero da trascorrere coi proprio cari, di cielo azzurro e profumo di Primavera, è venuta voglia a molti di noi di saltare in macchina e andare via, cambiare aria anche solo per qualche ora. E l’Italia è un Paese che offre una moltitudine di città dalla ricca storia, con palazzi perfetti per ospitare mostre ed eventi, senza la necessità di percorrere troppa strada.

Oggi dedicheremo quindi un po’ di righe a qualche consiglio su come trascorrere queste giornate di festa qualora foste in vena di esplorare esposizioni temporanee vicine e/o lontane.

Se non vi pesa guidare anche in vacanza, il consiglio è di puntare alla città di Reggio Emilia dove da qualche settimana ha aperto i battenti una mostra molto particolare, potremmo dire preziosa, raccolta e, certamente, diversa da quelle a cui siamo abituati, rara occasione in cui arte e scienza si fondono.

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Parliamo di matematica, anzi di prospettiva, di arte, di pittura, di trucchi e un po’ anche d’illusioni ottiche. Per fare ciò andiamo a Palazzo Magnani, dove è stato allestito un itinerario tra le forme e lo spazio, tra preziosi manoscritti e fedeli modellini, passando da un’epoca all’altra sempre e solo nel nome di Piero della Francesca. Man mano che attraversiamo le stanze, il percorso si fa sempre più ricco, intrigante e misterioso, con un non-so-che di magico che ci rapisce per un paio di ore.

La cornice è quella della residenza della famiglia Becchi-Magnani, sontuosa abitazione di rappresentanza risalente alla seconda metà del XVI secolo che, dal 14 marzo al 14 giugno 2015 sarà la sede della mostra “Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza”. Per la prima volta potrete vedere riuniti i trattati del Maestro di Sansepolcro: l’Abaco, il Libellus de quinque corporibus regularibus, l’Archimede e – soprattutto – il De Prospecitva pingendi. Ed è proprio attorno a quest’ultimo che ruota l’esposizione di Palazzo Magnani.

Oltre al rivoluzionario contenuto dei testi, reso più tangibile grazie a modelli tridimensionali, vedrete disegni d’incredibile precisione, antichi compassi, le riproduzioni di complessi solidi, copie in legno e calchi in gesso dell’epoca, e ancora maioliche, bronzi e tarsie raffiguranti scene in cui gli artisti sfoggiavano la propria conoscenza della prospettiva e degli insegnamenti del Maestro. Non mancano schizzi di Michelangelo e disegni di Leonardo, al cui fianco ci sono i tentativi di Dürer di istruire quei pittori che non avevano alcuna voglia di apprendere la matematica.

Piero Della Francesca, De prospectiva pingendi, 1472-1492, manoscritto Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia – Photo: courtesy of ufficio stampa

Piero Della Francesca, De prospectiva pingendi, 1472-1492, manoscritto Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia – Photo: courtesy of ufficio stampa

Un vero trionfo di arte e scienza, di studio della geometria, una sfida tra grandi maestri e illuminati del Rinascimento, accessibile a tutti grazie alla preziosa audio-guida, creata da Piergiorgio Odifreddi, che vi condurrà passo a passo e renderà chiaro anche il reperto a prima vista più oscuro.

L’esposizione trasuda conoscenza, storia e innovazione, e la genialità di Piero della Francesca è contagiosa: all’epoca, ha saputo travolgere i suoi coetanei e oggi incuriosisce e affascina i visitatori appassionati e curiosi. Il supporto di un narratore (virtuale o reale) è altamente consigliato e, in proposito, segnaliamo che dal 28 marzo, ogni sabato sera e domenica mattina, sono state introdotte nuove visite guidate, per non perdere neppure una sfumatura di questa istruttiva e originale esperienza.

Sul sito www.palazzomagnani.it trovate curiosità, filmati e tutti i dettagli relativi a date, orari e biglietti per pianificare al meglio la vostra gita in Emilia. Bon voyage.

Vissia Menza

PIERO DELLA FRANCESCA. IL DISEGNO TRA ARTE E SCIENZA