Stabilito di quale nazione volete sviluppare gli aerei, scegliendo fra forze dell’Asse, mezzi americani, inglesi, giapponesi o russi, e dopo aver iniziato a prendere confidenza con il gioco anche grazie alla prima recensione di questa serie non vi resta che iniziare a combattere. Le opzioni a disposizione sono molte:
Tutorial
lo suggerisci il nome: si tratta di missioni guidate studiate per farvi familiarizzare con i mezzi e imparare a sfruttarne le capacità in scenari differenti. Vi troverete a decollare e atterrare su una portaerei, scoprirete i segreti del bombardamento in picchiata, apprenderete la difficile arte del siluramento: ad ogni missione completata vi sarà assegnato un premio in valuta del gioco. Di conseguenza: completatele proprio tutte.
Battaglie arcade
E’ la modalità forse più popolare e più giocata: vi ritroverete a volare su una mappa tattica in compagnia di un massimo di altri 31 giocatori, suddivisi in due squadre chiamate a condfrontarsi per ottenere la vittoria. Potrete attaccare le basi nemiche, colpire i mezzi corazzati avversari e ingaggiare duelli aerei. Il realismo è abbastanza garantito (i caccia sono più manovrabili dei pesanti bombardieri, una raffica nel motore di un B-17 manda la power unit in fiamme, e così via) ma alcune caratteristiche – ad esempio la ricarica di bombe e munizioni durante il volo – sono più simili a quelle degli sparatutto.
Battaglie realistiche
Qui si sale di grado: le manovre che superano i limiti strutturali dell’aereo lo faranno andare in pezzi, vento e altre condizioni climatiche rendono più complesso il volo, il vostro bombardiere ci metterà venticinque minuti a completare una virata e – soprattutto – per ricaricare bombe e munizioni dovrete far rientro alla base e attendere la manutenzione dopo l’atterraggio (o, nel mio caso, il quasi-schianto).
Battaglia simulatore
Non si scherza più: è la più realistica delle missioni possibili, una simulazione – lo suggerisce anche il nome – il più possibile rispondente al reale. Nessun mirino se non quello previsto nell’abitacolo del mezzo, nessuna possibilità di vista ulteriore rispetto a quella del pilota inserito nel suo gabbiotto, è escluso persino il supporto delle mappe tattiche. Scordatevi gli avvisi di stallo (se sbagliate una manovra ve ne accorgete una volta entrati in vite…) e preparatevi a dover settare manualmente quasi ogni aspetto del vostro aereo. Per gli appassionati, una vera manna “dal cielo” :)
Nella prossima puntata, faremo quattro chiacchiere sulle campagne dinamiche e le missioni storiche, racconteremo degli eventi creati dagli utenti e ci dedicheremo ad una prima serie di “consigli per l’utilizzo”. A presto!
Alfonso d’Agostino
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.