Qualche settimana fa ho pubblicato la recensione di una app che consente, puntando la fotocamera dello smartphone verso il cielo, di visualizzare una serie di informazioni su quel puntino con tanto di scia (non chimica) che ci sta passando sopra il cranio: aeroporto di partenza, quello di destinazione, modello dell’aereo e via dicendo. Trovate le mie impressioni cliccando qui.
Questa mattina ho dato una occhiata fuori dalla finestra e ho seguito con lo sguardo una scia: siccome il pensiero non è stato “vediamo da dove viene e dove va” ma “tirandolo giù con il 20mm farei un sacco di punti esperienza”, ho pensato che fosse giunto il momento di raccontarvi che cosa sia “War Thunder”, e perché stia popolando alcuni dei miei momenti di relax.
Che cos’è War Thunder? I video-ludo-maniaci lo definiscono “Combat game multiplayer online storico”, sviluppato dalla Gaijin Entertainment per Microsoft Windows, Mac OS X, Linux e PlayStation 4. Da appassionato di storia e di cose volanti, aggiungo il mio piccolo pensiero: War Thunder affascina per la possibilità di prendere in mano i mezzi che hanno segnato la storia dell’aviazione militare mondiale, trasformando i racconti letti nei libri in una esperienza diretta forse limitativa ma di certo enormemente immersiva.
Qualche “esempio per immagini” per capirci un po’ di più:
Raccontando qualcosa di più: da un punto di vista storico, il gioco copre un periodo di tempo che va dalla Guerra di Spagna alla guerra di Corea. In ogni scenario, tramite una progressione basata essenzialmente sui vostri risultati in battaglia, avrete la possibilità di selezionare e pilotare un aeroplano coerente sia con lo scenario di guerra indicato che con le vostre “abilità”. Il gameplay si sviluppa dunque con coerenza, e difficilmente vi troverete a confrontarvi con giocatori (e mezzi) eccessivamente inferiori o superiori a voi. Per intendersi, NON vi troverete a volare nei cieli di Spagna con un Me-262 in mezzo a una pattuglia di CR-32 (e, grazie al Cielo, nemmeno viceversa).
E qui arriva in genere la mamma di tutte le domande: ok, ma si paga?
Mettiamola così: la vostra crescita all’interno del gioco e, di conseguenza, la possibilità di ottenere nuovi mezzi dalle prestazioni superiori è basata su una sorta di moneta interna al gioco guadagnata con le missioni, gli abbattimenti di altri giocatori, la distruzione di basi e infrastrutture nemiche. Il che è mediamente sufficiente, magari un po’ lungo, ma sufficiente. Se sentite l’esigenza di accelerare l’approdo al vostro aeroplano preferito avrete la possibilità di comprare dei “pacchetti di monete” e saldare dunque con la carta di credito (o Paypal) la distanza che vi separa dall’oggetto del vostro desiderio.
Nel prossimo post vi racconterò qualcosa in più sulle numeroso opzioni di gioco. Restate connessi!
Alfonso d’Agostino
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.