Per motivi che sarebbe lungo andare a spiegare adesso, mi è capitato recentemente tra le zampe il quinto episodio della serie Driver
Tra le varie missioni, una è particolarmente impegnativa (o snervante, a seconda dei punti di vista): si tratta di scendere lungo un percorso che sembra essere stato disegnato da un pazzo affetto da una strana forma di feticismo per le curve a gomito.
Noto il maniacale amor di precisione dei programmatori della serie, mi son fatto un giretto sul web: signore e signori, ecco a voi Lombard Street, la strada più tortuosa del globo terrestre:
Lombard Street è stata concepita nel 1922, e il limite di velocità attuale è di 8 (otto!) km/h. Su una cosa potete stare tranquilli: è – ovviamente – a senso unico…
Dalla ricerca di informazioni su Lombard Street alla scoperta di altre strade un po’ particolari il passo è stato breve: per la prossima che vi segnalo ci si deve spostare a Dunedin, ridente città della Nuova Zelanda, che vanta grazie a Baldwin Street la strada più ripida del mondo secondo la certificazione del Guinness dei primati. Un incubo per ciclisti.
Ci sono anche primati contesi: mentre sulla larghezza la palma sembrerebbe andare alla Avenida de Julio di Buenos Aires, che supera abbondantemente i 90 metri di larghezza (!), sulla strada più stretta fiaccano le auto-attribuzioni. Per puro spirito campanilistico scelgo la Ruetta di Civitella del Tronto, meraviglioso borgo abruzzese che vale certamente la pena di visitare.
Chiudiamo con l’incubo per eccellenza di chi si ritrova a studiare le precedenze: evocativamente noto come “Magic Roundabout” e composto da una ardita sommatoria di cinque (!) rotonde, questo incubo stradale sito a Swindon è considerato tra i più spaventosi incroci del Regno Unito (e, temo, non solo).
Dite quel che che volete, ma resto convinto che lì valga la regola più antica del mondo: “la precedenza è di chi se la piglia”.
Alfonso d’Agostino
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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