Thomas e Kathrine sono una coppia innamorata, stanno per raggiungere la casa di design con vista mozzafiato sul mare in cui hanno deciso di trascorrere un lungo fine settimana all’insegna della serenità e della scrittura. La coppia è visibilmente felice, entrambi sono scrittori, lui è affermato autore di bestseller, lei è alle battute finali del suo romanzo. L’abitazione è da sogno, su un’isola deserta, perfetta per una fuga dalla realtà, fatta di romanticismo e lavoro o per vivere un vero e proprio weekend di paura.
“Amnesia” è il film di esordio di una figlia d’arte, Nini Bull Robsahm, una ragazza ancora giovane ma con già molta esperienza nella sceneggiatura e dietro la macchina da presa. Ogni fotogramma non fa altro che confermare le sue abilità e la sua chiarezza di idee. La regista prende due attori, li chiude in un piccolo spazio, punta la camera ai loro volti e ci fa respirare all’unisono, aver paura e tifare per Katherine.
Appena Thomas, infatti, realizza che la moglie non ha intenzione di costruire una famiglia, bensì preferisce concertarsi sulla carriera, perde la testa e innesca una lite violenta che culmina con la perdita dei sensi. Nel momento in cui l’uomo si risveglia, non ricorda più nulla e la consorte decide di sfruttare la temporanea assenza di memoria del marito per temporeggiare, comprendere e valutare il futuro.
Il film in concorso al 33° Bergamo Film Meeting è un thriller teso e claustrofobico che, con il supporto del potere delle parole e di due soli protagonisti (senza neppure una spalla!), riesce a tenerci incollati al video, a sospirare, temere e sperare in un lieto fine che abbia la meglio su quello che pare l’imminente logico e drammatico epilogo. Con una durata di un mediometraggio, l’opera riesce a solleticare la curiosità anche dei più restii.
Una volta in più, la Mostra Concorso ci sorprende con una pellicola serrata, convincente, intelligente, idonea all’intimità di un teatro, che riesce ad intrattenere anche chi non è alla ricerca di una morale ma solo di buon cinema. Si parla di dinamiche di coppia, di gelosia, di competizione e di quanto spesso le persone s’illudano che le situazioni sfuggite di mano siano solo episodi isolati e non il preludio di un incubo.
“Amnesia” è stato proiettato in anteprima nazionale ieri sera e verrà replicato giovedì 12 marzo. Il mio consiglio è di non perderlo. Nell’attesa, ditemi: secondo voi, quando si supera il punto di non ritorno e si deve iniziare ad aver paura di quel partner che sino a ieri era premuroso e dolce con noi?
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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