Si stava meglio una volta! Spesso si sente dire questa frase e molti filosofeggiano che sia un mantra scaramantico detto per darsi forza e accettare i tempi che cambiano. Indietro non si torna ed è gioco forza vi sia un periodo di assestamento dopo ogni rivoluzione nei costumi, nelle abitudini, durante il quale ci si deve fare coraggio. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Io, ogni volta che la sento, rivedo scene di quando ero bambina.
Ricordo mia nonna, una gran bella donna, che ha attraversato tutto il ‘900. Era spavalda, emancipata e intraprendente. Ha fatto tutto quello che voleva, pure mollare un marito quando il divorzio era un miraggio. Il suo punto debole, appunto, erano gli uomini belli da far girare la testa. Subiva il loro fascino e si faceva mettere nel sacco. Una gran cornuta, povera nonna. Questi belloni, però, erano di altri tempi, la fregavano da veri signori. Il suo ultimo marito, ogni volta che trascorrevo del tempo con loro, mi stupiva. Rincasava sempre con un regalo per la moglie, dalle paste ai fiori ad una commissione sbrigata al posto suo e a lei brillavano gli occhi. Nonno era quello che a noi nipoti insegnava le buon maniere e se fosse qui oggi, avrebbe una crisi di nervi.
Poi arriva il giorno della nuova “Cenerentola”, la bellissima favola che Disney ha portato nei cuori di tante generazioni di bimbi che oggi diventa un film live action, con due protagonisti pronti a farsi amare dai fan, con la medesima allure di un tempo ma con un Principe Azzurro diverso, al passo con i tempi. Rispetto al passato non ha più tre scene e poco più, oggi ha addirittura un soprannome e rivendica il suo spazio, le sue emozioni, il suo essere in grado di conquistare e rendere felice la forte e bella eroina di questa storia semplice e moderna. E mi fermo a pensare: l’ometto è proprio figlio del nuovo millennio.
Il nostro Kit cavalcherà anche un bianco destriero ma dovrà faticare non poco per diventare un uomo. Dovrà dimostrare a se stesso, agli altri e all’amata di essere all’altezza del ruolo. Diamo però atto che, rispetto a quanto accade qui fuori, il giovanotto sia tenace e determinato a vincere le reticenze della sua Cenerentola, cosa che – ahinoi – nel mondo reale accade sempre più di rado.
È inutile, a parte rare eccezioni, i galantuomini sono spariti, non solo nei rapporti di coppia ma anche nel quotidiano. Rose rosse a parte (l’ultima ricevuta dalla sottoscritta risale a qualche decade fa), francamente è proprio fastidioso ricevere solo porte in faccia e spallate da marcantoni che usano la propria superiorità fisica per rubarci l’ultimo posto in metro, ogni giorno, nessuno escluso. E… mi torna in mente mio nonno.
Allora evviva Disney che ammalia grandi e piccini con storie di principi e principesse dai forti principi, dal carattere granitico, dalle eccezionali buone maniere. Perché non se ne può più di uomini che recriminano (le donne sarebbero troppo forti e non li farebbero più sentire importanti), di fidanzati che lasciano la compagna con un post-it o un sms (perché temono la reazione), e di ragazzini che non si “sbattono” a corteggiare la fidanzatina (ora è lei che deve rincorrerli). È davvero troppo. Voglio indietro il Principe Azzurro e vedere crescere generazioni d’impeccabili, adorabili, meravigliosi gentlemen sicuri di sé pronti a conquistare la dolce metà con sguardo incantato.
Per ora non mi resta che sognare con la nuova “Cenerentola” (qui il commento e un click sotto per il trailer), nei cinema dal 12 marzo 2015.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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