Abbiamo raccontato l’erotismo in letteratura, abbiamo esplorato la rivoluzione fotografica di Newton e ci siamo naturalmente espressi sull’uscita nelle sale della versione cinematografica delle Cinquanta Sfumature. Dite che potevamo chiudere la settimana hot di MaSeDomani senza allargare lo sguardo al meraviglioso mondo delle scienze naturali?

No, non potevamo, in particolare dopo aver appreso alcune gustose caratteristiche del regno animale che non mancheranno di sorprendervi e di rendere più gioiosa la vostra giornata.

Se siete dei maschietti, ad esempio, la notizia che l’attrezzatura di cui dispone il maschio della balenottera  azzurra supera i due metri di lunghezza potrebbe intristirvi e porre dei giganteschi (é il caso di dirlo) limiti alla vostra autostima. Ma… Ehi!… Fermi un attimo: se consideriamo che il cetaceo è lungo, dalle testa alla coda, mediamente 35 metri, scopriamo che siamo più virili noi: il rapporto fra altezza e lunghezza dell’apparato riproduttore , in scala, è favorevole all’uomo, alla faccia di Moby Dick e dei due metri con cui si pavoneggia in mezzo ai mari.

Ok, è oggettivamente grossa...

Ok, è oggettivamente grossa…

Certo, se cambiamo famiglia le cose si mettono peggio: avete presente i simpatici anatroccoli, quelli cantati sulle pagine della Disney dove, peraltro, appaiono o vestiti in maniera ridicola o del tutto ipodotati? Ecco, finitela di considerarli lisci come una tavola da surf e preparatevi a sudare: l’Oxyura Vittata, per fare un esempio, é dotata di pene a cavatappi (già, come la coda del maiale) di una lunghezza pari a quella dell’animale stesso. E se non bastasse, L’attrezzo è dotato di setole che ripuliscono il campo dagli eventuali rapporti precedenti, evitando quelle fastidiose cause per il riconoscimento della paternità dei pulcini che affollerebbero i tribunali di Paperopoli. A proposito, ma Qui, Quo e Qua chi cavolo li aveva concepiti? Misteri della Natura.

L'orgogliosa Oxyura vittata con doti nascoste sotto il pelo dell'acqua

L’orgogliosa Oxyura nasconde sotto il pelo dell’acqua…

E per restare alle anatre, un ulteriore dato terrorizzante: gli scienziati dell’Università di Yale hanno verificato che il tempo medio di erezione di un volatile di questo genere è pari alla rapidità di esplosione di un airbag. Una notizia che ci rende del tutto evidente come a Yale necessitino – e piuttosto rapidamente – di un processo di spending review.

Gli amici di Yale non sono gli unici a necessitare di una sistematina al budget: che dire del pool di scienziati che dal 2006 si dedica ai convegni amorosi fra foche e pinguini? Avete letto bene: non “di” foche e pinguini, ma “fra” foche e pinguini: sembra proprio che la stagione dell’ammmmore mandi completamente fuori di testa le nostre amiche foche, al punto da confonderle in modo inquietante. Ne fanno le spese i volatili in frac, costretti a sottostare alla più potente amica-nemica senza nemmeno il conforto di un paio di ali per volare via (un minuto di silenzio per i pinguini).

Il delicato approccio di una foca a un pinguino

Il delicato approccio di una foca a un pinguino

Chiudiamo questo affascinante viaggio fra le stranezze del mondo animale con una vera e propria chicca su cui non vorrei spendere nemmeno una parola: fate così, indirizzate i vostri browser verso l’affascinante mondo dei bonobo e scoprite quale incredibile genio della riproduzione si nasconda dietro un nome buffo!

Il bonobo, vero latin lover

Il bonobo, vero latin lover