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Rembrandt il pittore e incisore geniale, il maestro egocentrico e all’avanguardia, l’uomo determinato e anticonformista, uno degli artisti la cui grandezza è da sempre paragonata a quella di Leonardo, Caravaggio, Raffaello – che ha segnato la mia infanzia di bambina curiosa – tra qualche ora sarà un po’ più vicino a tutti noi.

Solo oggi, in alcune sale cinematografiche della penisola sarà, infatti, possibile entrare nella National Gallery di Londra e nel Rijksmuseum di Amsterdam e fare due chiacchiere con i curatori e il team di esperti che ha unito le forze per realizzare una mostra molto particolare, “Rembrandt: The Late Works”.

Rembrandt Harmensz van Rijn nacque a Leiden nel 1606 e sin dall’adolescenza ebbe solo una vocazione: la pittura. Voleva dipingere, imparare, emergere e trasferirsi ad Amsterdam per andare a bottega (presso Pieter Lastman) fu la scelta più naturale. Nonostante la giovane età, la sua bravura, il suo spirito di osservazione e quel modo particolare di usare la luce e ritrarre le persone attirarono l’attenzione. Appena ebbe un suo spazio divenne un ottimo insegnate (il suo studio aveva costantemente allievi), le commissioni non si fecero attendere e ben presto si sposò con una giovane proveniente da una famiglia facoltosa della città.

Self  portrait at the age od 63, Rembrandt 1669. ∏ The National Gallery London

Self portrait at the age od 63, Rembrandt 1669.@The National Gallery London

Essere sulla cresta dell’onda durante il famoso “secolo d’oro olandese” significava essere soggetti alle mode e alle richieste più bizzarre. Tutti in quel periodo amavano collezionare arte (compresi i falegnami, panettieri e macellai) quindi, un po’ come oggi, per essere apprezzati, oltre al talento, si doveva seguire l’onda e, inevitabilmente, il gossip aveva il suo peso.

La passione di Rembrandt per il suo lavoro andava di pari passo con la voglia di avere sempre più successo e vivere nell’agio. Si comprende quindi come mai la sua esistenza sia stata costellata di alti e bassi, di scandali e, nonostante oggi sia considerato uno dei più importanti pittori della storia, sia morto in solitudine, completamente al verde.

Anche quando cadde in disgrazia, però, non rinunciò mai a esprimere la sua bravura e si rifiutò di mettere i pennelli nel cassetto. Anzi, i lavori dell’epoca matura sono quelli più all’avanguardia e che ancora oggi catturano, stregano, fanno innamorare il visitatore. Assecondò sempre le emozioni, quel trasporto tanto presente nelle sue opere che la rese vibranti, vive e uniche. Rembrandt sperimentò e andò fino all’ultimo contro corrente. Appare quindi naturale che la National Gallery abbia chiesto al Rijksmuseum di unire le forze (e le collezioni!) per organizzare una mostra incentrata proprio sull’ultimo periodo dell’artista.

Rembrandt al cinema il 10 febbraio

Ancora una volta è Nexodigital a farci respirare, assaporare, sognare la grande arte, per un giorno, eccezionalmente, su grande schermo. Solo oggi al cinema (qui l’elenco), sarà possibile scoprire qualcosa in più della vita del Maestro olandese, sfatare alcune leggende e analizzare con l’aiuto di esperti i dipinti più noti, tra cui La Ronda di Notte, i Sei sindaci dei drappieri di Amsterdam e i numerosi autoritratti, attorno ai quali aleggiano molte teorie, probabilmente, non tutte aderenti ai fatti.

Amanti della storia, dell’arte e non solo, curiosi cronici e attenti osservatori del mondo, l’appuntamento è più tardi al cinema oppure dal 12 febbraio 2015 ad Amsterdam ;)

Vissia Menza

Rijksmuseum 2014 © John Lewis Marshall

Rijksmuseum 2014 © John Lewis Marshall