Siamo tornati. È il nostro primo giorno a Berlino. Quest’anno siamo atterrati col sorgere del sole. Qualche ora per adattarci, abituarci alla lingua, ritirare il pass, controllare orari e venues e poi via a passeggiare per le Straße di questa splendida città per ingannare il tempo godendo di qualche esposizione temporanea, di un po’ di window shopping e per consumare uno degli ultimi pasti in tranquillità.
Il clima è rigido, il sole splende ma non scioglie il ghiaccio, e al nostro arrivo il Palast e l’Alte Potsdamer Straße si presentavano coi “lavori in corso” come in questa foto:
Il nostro morale però tocca vette inimmaginabili.
Quella che sta per iniziare sarà, infatti, la sessantacinquesima edizione della kermesse cinematografica e nell’aria si sente già l’elettricità di questo importante compleanno. Scorrendo l’elenco dei cineasti attesi durante i prossimi dieci giorni vengono i brividi: Wim Wenders, Kenneth Branagh, Peter Greenaway, Terrence Malick, Bill Condon, Werner Herzog, solo per cintarne alcuni.
Il red carpet un po’ innevato sarà riscaldato e calcato dalle più gettonate star del cinema mondiale, copiosa sarà la presenza di attori europei, la prima sarà Juliette Binoche, ma Hollywood non sfigurerà (James Franco ha già iniziato a twittare su Berlino ;))
Dato che si tratta dell’edizione numero 65, gli omaggi e le masterclass provocheranno ai cinefili l’accelerazione dei battiti cardiaci: potrete, per esempio, assistere all’incontro con Wim Wenders, a cui è dedicata una retrospettiva in vista del premio alla carriera che gli verrà consegnato la prossima settimana, oppure incontrare cast and crew al termine delle proiezioni pubbliche e, magari, riuscire a porre qualche domanda dando il via ad una improvvisata e divertente sessione di Q&A.
E non dimenticate che una sala sarà sempre dedicata ai film restaurati, a opere che credevamo perdute, che grazie a un meticoloso lavoro di ricostruzione ci sono stati ridonati con nuovo smalto. I titoli son tra i più importanti: vi dico solo che si partirà con “Via Col Vento” ma non mancherà la splendida Marylin, i noir americani, e le grandi dive di altri tempi.
Come se non bastasse, dato che la retrospettiva di quest’anno è dedicata al centesimo anniversario dall’avvento del Technicolor, sarà possibile vedere una trentina di pellicole della prima metà del 1900, tra cui capolavori come il “Mago di Oz” con Judy Garland (1939) e i western di John Ford (“I cavalieri di Nord Ovest”, 1949 e molti altri). Rassegna che ci ingolosirà ogni volta con assaggi di diverse epoche e generi cinematografici.
Non siete ancora convinti sia il caso di prendere il prossimo volo e venire a farci compagnia? Scorrete la carrellata presente sul portale del Festival (cliccate QUI), guardate la gallery con i ritratti dei divi appena arrivati o in procinto di farlo, leggete le interviste ai membri delle varie giurie (la competizione principale è capitanata niente meno che dal regista americano Darren Aronofsky) e controllate il numero infinito di passaggi delle opere nei vari cinema cittadini e poi fateci sapere se berremo un caffè ad Alexander Platz.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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