Anno prezioso, il 2008: Roberto Bolano, scrittore cileno di gran genio del quale ho adorato 2666 (qui la recensione), era scomparso da cinque anni, e dalle sue carte emerse un romanzo completato nel 1989 e mai dato alle stampe. In Italia hanno provveduto gli uomini saggi di Adelphi nel 2010, e così ci possiamo gustare “Il Terzo Reich”, una formidabile prova narrativa che – oltre a riproporre tematiche care all’autore e ai suoi appassionati lettori – dimostra inequivocabilmente che si può fare grande letteratura appoggiandosi a grandi personaggi e poco più.
Non che la trama sia poco intrigante, sia chiaro: il romanzo racconta la storia di un giovane tedesco, Udo Berger, campione di un wargame da tavolo ispirato dagli scenari militari della seconda guerra mondiale, e della partita che si ritrova a giocare contro un misterioso avversario con cui entra in contatto durante un soggiorno estivo in Spagna. Interamente impostato sula sola voce del protagonista, “Il Terzo Reich” gode di una struttura narrativa a metà tra il diario (come la suddivisione in giorni sembra suggerire) e una sorta di monologo in stream of consciousness che consente al lettore una vera e propria immersione nelle vicende e nei pensieri del protagonista.
Ed è qui che voglio riportarvi alla considerazione con cui ho aperto la recensione: la grandezza letteraria di Bolano sta proprio nel creare dei
personaggi che sono (il grassetto è d’obbligo) il romanzo, ne costituiscono finalità e messaggio. Gli episodi narrati possono sembrare, quasi di conseguenza, “lievi”, sfuggenti, persino poco significativi, ma mi sembra che il punto sia chiaro e insieme bellissimo: noi non siamo le storie che viviamo, siamo le nostre reazioni, i nostri sguardi, la nostra esperienza in quelle storie, prima-durante-e-dopo quelle storie.
A me sembra proprio una meravigliosa maniera di raccontare la vita; aggiungete del finissimo umorismo, una generale atmosfera noir che cattura, una ragnatela di rapporti umani che fioriscono e sfioriscono incessantemente, e capirete di avere tra le mani un gran romanzo. E sia reso grazie al 2008, anno della scoperta di un romanzo essenziale.
Alfonso d’Agostino
SCHEDA LIBRO
TITOLO: Il Terzo Reich
AUTORE: Roberto Bolano
TRADUZIONE: Ilide Carmignani
EDITORE: Adelphi
COLLANA: Fabula
PAGINE: 325
ISBN: 978-8845925542
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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