Ricordate l’attore di “Un Prophete” e di “Le Passé”? Quel bel ragazzo tanto giovane (e bravo) quanto convincente in ruoli intensi che trasudano drammaticità, quel Tahar Rahim che ci ha fatto tanto sospirare? Ecco, ora dimenticate le sue interpretazioni intense e sofferenti e mettetevi comodi, perché oggi avvertiamo il clima di festa e vogliamo parlare di favole per bambini e del nuovo film in cui Babbo Natale è protagonista.
La nostra storia si svolge la Vigilia in casa di Antoine (Victor Cabal), un bimbo amato e coccolato dalla sua mamma, che sogna di fare un viaggio sulla slitta di Babbo Natale. Eh già, Antoine crede ancora che la notte del 24 dicembre un omone vestito di rosso con la barba bianca si cali dal camino e gli porti in dono quanto chiesto nella letterina dei desideri. Quest’anno, però, i suoi sogni si realizzeranno: Babbo Natale, un po’ più giovane di come se lo prefigurava, con un bel costume tradizionale, si calerà sul suo balcone e chiacchiererà con lui! La gioia sarà tale da portare il piccolo a inseguire l’uomo per le strade di tutta Parigi.
E’ così che prende il via un’avventura, che dura il tempo di una notte (e non una qualsiasi, bensì la più magica di tutto il calendario), dentro e fuori le case borghesi del centro, passeggiando su e giù per i tetti della Ville Lumière. Un fuori programma che regalerà a entrambi i protagonisti ricordi avventurosi (e divertenti) e darà loro la spinta definitiva per fare il salto e crescere, assaporando la vita con un nuovo spirito.
La storia è quella tipica delle pellicole adatte a tutta la famiglia che tanto amiamo vedere in questo periodo di festa in cui, con dolcezza e col sorriso, l’irriverenza e la rottura delle regole vengono ricomposte e riportate sulla retta via. L’insegnamento anche qui c’è, ma non disturba. Il film è – e rimane sino alla fine – una commedia per tutti. L’opera è diretta dal regista di “Tutta colpa del Vulcano”, Alexandre Coffre, quindi che la commedia fosse sobria e più solida della precedente ce l’aspettavamo. Sorprende, invece, incontrare trasformato nel Babbo Natale più scorretto di Francia, l’attore Tahar Rahim e vedere un bimbo così giovane come Victor Cabal recitare in modo stra-bi-lian-te.
Trama, cast, e regia inducono l’audience a lasciarsi rapire, a conferma che la cinematografia francese stia attraversando un periodo d’oro in cui anche la commedia più banale e prevedibile diventa un gustoso bonbon confezionato con cura.
“Un amico molto speciale” è un film che non si sbilancia mai, men che meno scivola nel cattivo gusto. Come sfondo ha scelto il cuore della notte parigino, cosa che dona a questa favola fascino e un alone di mistero e magia che sin dalle prime battute ci fa sperare nell’happy ending. Un perfetto intrattenimento natalizio, quindi, con quel tocco di politicamente scorretto che piace ai grandi, e quell’atmosfera che rende la visione travolgente agli occhi dei più piccoli.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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