Vediamo se riesco a rappresentarvi correttamente la situazione.
Siete in un parco cittadino, state leggendo un libro e vi godete un tepore primaverile (o una soleggiata giornata invernale che vi riconcilia con quella palla di fuoco intorno a cui ruotiamo). Tra le urla dei bambini e l’abbaiare festoso di un cane lanciato all’inseguimento di una pallina da tennis, avvertite il tipico rombo di un aeroplano. Alzate lo sguardo e lo vedete lassù, perso tra le nuvole, con la pancia metallica che riflette un po’ la luce.
Il pensiero è quasi immediato: “Chissà dove va e da dove arriva? Starà portando dei passeggeri verso i caldi mari sudamericani o si starà dirigendo verso la glaciale Stoccolma?”.
Bene, se siete dotati di smartphone, la risposta è a pochi click da voi: è sufficiente scaricare ed installare Plane Finder AR, aprire la app, puntare la fotocamera verso il jet e… Meraviglia, ecco tutte le informazioni!
I più astuti avranno già capito che quell’AR nel nome della App sta per Augemented Reality, termine impegnativo che descrive software in grado di sovrapporre al mondo reale livelli di contenuto, siano essi dati, video, immagini. In questo caso specifico, per i più romantici sarà sufficiente notare come la schermata ci mostri la città di partenza, quella di arrivo e la velocità di crociera.
Ma agli appassionati di aviazione Plane Finder AR provocherà vere ondate di piacere: quel puntino minuscolo in alto nel cielo verrà infatti rivelato identificando compagnia aerea, tipo di aeromobile e – dettaglio preziosissimo! – codice di registrazione del velivolo. Si tratta di quella sorta di “targa”, internazionalmente standardizzata, che avrete sicuramente vista posta sulla fusoliera dell’aereo preso per andare in vacanza. Per intendersi, questa:
Può sembrare un dettaglio, ma non lo è: un rapido giro su uno dei diversi database aviatori presenti in rete (uno su tutti è http://www.planespotters.net/) consente di ricostruire la storia dell’aeromobile e di ammirarlo in uno scatto più ravvicinato rispetto alla piccola sagoma che apprezziamo da terra. Nello specifico, l’A-320 che abbiamo catturato con il melafonino è stato consegnato alla Mauritania Airways il 18 aprile 1994 e, successivamente alla nascita di una joint venture fra Mauritania e Tunisia – ha cambiato livrea. Eccolo in entrambe le versioni, ripreso a Parigi nel 8008 e a Bruxelles 4 anni dopo:
Bello, no?
Plane Finder AR è disponibile su APP Store in una versione free ed una a pagamento. Cliccate qui per il download sui vostri device!
Alfonso d’Agostino
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.