L’arte su grande schermo: i Musei Vaticani meravigliosamente in 3D

Da piccola sognavo di poter vivere un favola come quella di Alice nel Paese delle Meraviglie e, un giorno, di riuscire a varcare la soglia della dimensione parallela, in cui era possibile entrare in un quadro, chiacchierare con una scultura e cavalcare con i protagonisti di un arazzo su colline dalla prospettiva fantasiosa. Creare storie di Regine, di antichi castelli, d’infelici spose in attesa di Cavalieri in armatura era il mio modo per toccare, sentire, respirare la perfezione, e portarne a casa un ricordo indelebile.

Molto tempo è trascorso da allora, ma quella voglia di animare le grandi opere del passato è rimasta. Un pochino di ogni quadro, affresco, scultura, sacra o profana poco importa, che ho amato è rimasto con me grazie alla fantasia. Se mi avessero detto che anni dopo mi sarei emozionata vedendo i Musei Vaticani in 3D non ci avrei creduto. E invece… ho provato l’ebrezza di un evento unico: la mia ultima cine-avventura si chiama “Musei Vaticani 3D”. Esperienza che potrete fare anche voi, solo oggi, indossando i magici occhialini dei cinema con schermo 3D (per consultare l’elenco delle sale che trasmetteranno l’evento visitate il sito www.nexodigital.it ).

Il docu-film (che grazie a Nexo Digital approderà in oltre 56 Paesi nel mondo) vi consentirà di vedere da molto vicino gli affreschi dei Musei visitati da più di cinque milioni di persone; vi illuderà di poter toccare opere di rara bellezza come La Pietà (di Michelangelo); e vi permetterà di essere ad un palmo di naso dal Giudizio Universale più ammirato e studiato di sempre.

Girato da una troupe italiana (prodotto da SKY 3D e Sky Arte HD in collaborazione con la Direzione dei Musei Vaticani), con l’ausilio di strumenti all’avanguardia, il film ha un narratore di eccezione: il Prof. Antonio Paolucci, il quale ci racconta aneddoti e particolarità del museo che dirige con passione.

© Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

I Musei voluti, custoditi, resi unici e inestimabili dai Papi degli ultimi 500 (!) anni, sono un luogo in cui si respira la storia, si sente il peso d’infinte paia di occhi che ti seguono durante i sette (!) chilometri di percorso, e in cui con gioia ci si procura un torcicollo. Poter ammirare le volte della Cappella Sistina, infatti, è un’esperienza che non si dimentica: le figure respirano, sono imponenti, ci fanno tremare per quanto i  volti siano più espressivi e vivi di quelli dei nostri vicini di casa e i  corpi siano più sofferenti e perfetti dei nostri. Quelle 300 persone dipinte dal geniale e inquieto Michelangelo catalizzano i visitatori, sino a quando la cervicale non ha la meglio, e paiono moltiplicarsi sotto il peso delle tante vicende narrate.

Altro che foto ritoccate, per rendere i corpi statuari, Michelangelo riusciva a farlo dipingendo a testa in su aiutato solo dallo spirito di osservazione, dall’abilità nel tenere un pennello e dalla tenacia! Su quelle volte c’è l’uomo coi suoi vizi e virtù, c’è una  lezione di teologia e, in generale, c’è molto di quanto abbiamo studiato a scuola. E oggi, grazie alla tecnologia, andando semplicemente al cinema, potrete ammirare ciò per cui probabilmente avrete faticato, strattonato e trattenuto il respiro, durante la visita in Vaticano. Con una prospettiva diversa, quindi, questo documentario propone un percorso insolito, un’esperienza unica, che vi consiglio di provare.

Vissia Menza

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