La piacevole tradizione di ricevere alle feste comandate cadeaux grondanti sangue è proseguita con successo anche in questo 2014. Tempo fa ho ricevuto un romanzo di cui non conoscevo l’esistenza, scritto da una fanciulla, più o meno mia coetanea, americana, con un forte senso dell’umorismo, il cui nome è Jesse Petersen. A suo dire, il libro sarebbe nato per caso, e grazie all’inconfondibile stile a stelle e strisce, questo svagante voltapagina ha avuto già due sequel.
Impossibile non fare un applauso all’autrice che è riuscita a rendere rosa un genere tendenzialmente testosteronico quale l’horror. “Finché zombie non ci separi” è un’opera che riesce a rendere intrigante, avventuroso, esilarante l’avvento dei morti viventi nel nostro mondo, anche agli occhi delle dame dal cuore fragile come il più prezioso dei cristalli. E sarà proprio un’insolita apocalisse a ridare ai protagonisti qualcosa per cui lottare e alle lettrici un sogno (e una speranza) a cui aggrapparsi per illuminare i giorni più cupi.
Il racconto si apre con una coppia sull’orlo della rottura che sta litigando nell’abitacolo di un’auto vecchia e scassata. Il duo di nostri coetanei, sta – controvoglia – trascinandosi all’ennesima seduta di terapia di coppia da cui è evidente non stiano ottenendo i benefici sperati. I due sposi sono, infatti, talmente intenti a trovare pretesti per accapigliarsi da non notare i primi segnali di quello che sarà un lungo e sorprendete pomeriggio, che segnerà il loro destino e quello dell’intera nazione.
Tra una fucilata e una freddura, entro sera, i protagonisti si trasformeranno in assassini abili e creativi. I litigi non mancheranno e il motivo sarà ancora più assurdo della loro evidente crisi coniugale: a Seattle la follia ha preso il sopravvento e la popolazione sembra essere diventata cannibale! Intuibile quindi che da siffatto incipit prenda il via un on the road teso alla sopravvivenza, pretesto perfetto per tratteggiare un’istantanea della società attuale e farle un mazziatone per la sua perdita di umanità. Persone che perdono la trebisonda sempre più facilmente, un insopportabile mal costume dilagante, rapporti interpersonali oramai solo superficiali e con secondi fini, insomma, il campionario di brutte abitudini sfila al completo.
Ma c’è di più: l’io narrante è una donna pertanto, oltre a tutto ciò che potete trovare in qualsiasi opera dedicata al non-morti, leggerete anche molte righe sulla nostra visione di vizi e virtù maschili. Un pizzico di suspense, molta avventura e tanto humor sono il cocktail a cui si affida l’autrice per regalarci un best-seller. E, in effetti, “Finche zombie non ci separi” è in grado di intrattenere e far ridere in egual misura sia chi porta la minigonna sia chi indossa i pantaloni.
Se non siete sicuri, recuperate una copia digitale o cartacea, e dategli una chance durante le prossime vacanze. Vi regalerà una parentesi tanto divertente quanto avvincente!
Vissia Menza
SCHEDA LIBRO
Titolo: Finché zombie non ci separi
Autore: Jesse Petersen
Editore: Multiplayer.it
Codice ISBN: 9788863552263
Pagine: 224
Acquisto:
Amazon.it: cartaceo: 12,75 €; formato Kindle: 7,20 €
iBooks Store: formato ePub, 7,99 €
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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