Sono fra i fortunati ad avere avuto la possibilità di testare in anteprima la piattaforma di Bookolico, prima piattaforma in Italia per la lettura di ebook in streaming on-demand: ne parleremo più compiutamente fra qualche settimana con una serie di post dedicati.
Uno dei primi cataloghi che ho sfogliato è stato quello di Add, una casa editrice che ho sempre ritenuto di alta qualità e altrettanto intrigante nelle scelte editoriali. Un istante dopo ho sobbalzato: avevo la possibilità di leggere “I dieci passi”, un libro che era stato a lungo nella mia lista dei desideri prima che smarrissi la Moleskine su cui appuntavo le prossime letture da intraprendere.
Ho iniziato a leggere, mi son scordato di essere al mondo, ho finito di leggere (autori ed editore sappiano che mi devono un pasto saltato a piè pari).”I dieci passi”, un titolo che è anche una citazione, racconta di mafia, economia, legalità, senso dello Stato, informazione, e di tante altre cose ancora. E’ costruito come un dialogo fra Flavio Tranquillo (probabilmente il miglior telecronista cestistico del globo terracqueo e da sempre attento osservatore dello sporco mondo del malaffare mafioso) e Mario Conte, giudice palermitano che nella sua città ha celebrato diversi processi tra cui Addiopizzo quater, un procedimento che ha assestato un bel gancio destro a diverse cosche operanti nel nostro paese.
Non si promettono rivelazioni, non si dichiara se X o Y fossero o meno colpevoli di concorso esterno, non ci si lacera nella rassegnazione nè si esaltano i risultati ottenuti: semplicemente – ma non era affatto facile – si fotografa un mondo che è opaco per sua stessa natura, si spiega come funzionino indagini e Giustizia, si riflette su pregiudizi e luoghi comuni. In una parola si fa informazione, quella vera: quella che invita all’approfondimento, quella che non urla una verità assoluta, quella che incita a ragionare con la propria testa e sulle proprie esperienze.
“I dieci passi” è un libro prezioso. Non mi sorprende che il giudice Conte sia particolarmente attivo nella sensibilizzazione di giovani e studenti: avessi sedici anni, vorrei sentirlo tre volte al giorno. E non mi sorprende che il volume sia assolutamente equilibrato: in un mondo in cui tutti tendono (tendiamo) a giudicare qualunque cosa senza averne titolo o capacità, una voce intelligente da qualche parte doveva pur alzarsi.
Terminando l’elenco delle non-sorprese, non mi stupisce neppure che questa voce si sia alzata dalle corde e dai neuroni di Flavio Tranquillo, un Uomo che ho avuto l’onore di conoscere e che riesce in un piccolo miracolo: quello di essere apprezzato da chiunque incroci la sua strada, sempre.
Un libro essenziale, già pronto per essere regalato a un paio di amici.
Alfonso d’Agostino
SCHEDA LIBRO
Titolo: I dieci passi. Piccolo breviario sulla legalità
Autori: Flavio Tranquillo – Maria Conte
Editore: ADD
Codice ISBN: 978-8896873052
Pagine: 240
Acquisto: Amazon.it
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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