Lo abbiamo ricevuto quasi tutti: qualcuno ha reagito ignorando bellamente, altri – tra cui il sottoscritto – si sono spremuti le meningi per fare una stretta selezione, altri ancora hanno cominciato a chiamare gli amici in forma preventiva, pregando di non essere nominati.
Non sto scrivendo della sfida delle secchiate ma di “Mannaggia a Tizio per avermi nominato. Ecco la lista dei 10 libri che mi hanno cambiato la vita. Nomino Caio e Sempronio”, un messaggio che mi ha fatto appoggiare la fronte sulla scrivania fino a quando non sono riuscito a selezionare la mia decina speciale, con lacrime e sangue e sensi di colpa per i tagli operati. Ho ancora i brividi.
Da noi si tratta di una catena relativamente recente, ma negli States e nei paesi anglofoni sta girando da circa un anno. Il che ha permesso ad un gruppo di ricercatori di isolare i termini “10 books” o “ten books” per stilare una classifica dei più citati.
Oggi dunque dedichiamo la classifica a questa graduatoria un po’ particolare.
Dalla decima alla quinta posizione si alternano grandi classici, scelte rivedibili, testi quasi obbligatori: si va da Le cronache di Narnia di C.S. Lewis (decimo) a Hunger Games (addirittura ottavo), dalla Bibbia (sesto posto) alla Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams che precede Il giovane Holden (rispettivamente ottavo e nono).
In quinta posizione l’eterno Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, mentre il gradino ai piedi del podio è conquistato da L’Hobbit di Tolkien, che piazza al terzo posto il suo Signore degli anelli. Sommando le due opere, Tolkien viene citato da quasi il 20% dei post, il che oggettivamente non è male!
Medaglia d’argento per Harper Lee: il suo Il buio oltre la siepe (prossimamente su queste pagine) è probabilmente uno dei pochi a rispondere effettivamente al tema “libri che cambiano la vita”. Certamente più del primo classificato, la serie di Harry Potter…
Ed in attesa della versione italiana, che mi auguro di vedere comparire prima o poi, ecco la classifica dei primi venti selezionati dai lettori anglosassoni, completa di percentuali:
1 – Harry Potter (serie) – J.K. Rowling (21,08%)
2 – Il buio oltre la siepe – Harper Lee (14,48%)
3 – Il signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien (13,86%)
4 – The Hobbit – J.R.R. Tolkien (7,48%)
5 – Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen (7,28%)
6 – La Sacra Bibbia (7,21%)
7 – Guida galattica per gli autostoppisti – Douglas Adams (5,97%)
8 – Hunger Games (trilogia) – Suzanne Collins (5,82%)
9 – Il giovane Holden – J.D. Salinger (5,70%)
10 – Le cronache di Narnia – C.S. Lewis (5,63%)
11 – Il grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald (5,61%)
12 – 1984 – George Orwell (5,37%)
13 – Piccole donne – Louisa May Alcott (5,26%)
14 – Jane Eyre – Charlotte Brontë (5,23%)
15 – L’ombra dello scorpione – Stephen King (5,11%)
16 – Via col vento – Margaret Mitchell (4,95%)
17 – Nelle pieghe del tempo – Madeleine L’Engle (4,38%)
18 – Il racconto dell’ancella – Margaret Atwood (4,27%)
19 – Il leone, la strega e l’armadio – C.S. Lewis (4,05%)
20 – L’alchimista – Paulo Coelho (4,01%)
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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