Ultima sera sotto le stelle di Piazza Grande, prima di assistere alla premiazione, e i film proiettati sono stati due. Quella che in altri festival è la “follia di mezzanotte”, ieri prevedeva la commedia “Land Ho!”. Una pellicola americana, gentile, diversa, per vari aspetti audace, intelligente nelle battute, mai volgare, girata a tempo di record dai due co-autori e co-registi Martha Stephens e Aaron Katz.
“Land Ho!” è girato in Islanda in una manciata di settimane, nasce da una folgorazione di Martha Stephens mentre programma la sua vacanza e si trasforma in progetto nell’arco di alcune telefonate che coinvolgono prima della fine del mese persona disseminate ai quattro lati degli Stati Uniti. Il risultato è che tutto ebbe inizio il 16 gennaio 2013 e il 19 gennaio 2014 il film completo, definitivo, è stato presentato al Sundance. Quando si dice avere le idee chiare ed essere determinati!
La storia di due amici che si sono persi di vista nelle decadi, ex-cognati preferiti l’uno dell’altro, e oggi si ritrovano soli, pensionati e mollati dalle rispettive compagne, è fine, scorrevole e ha guizzi che la rendono unica nel genere. Colin e Mitch, sono due uomini non più giovani che, in barba agli acciacchi e a tutti I buoni propositi, se ne vanno sino in Islanda per rifuggire la rispettiva miseria e solitudine. Chiaramente una commedia sulla vita, l’invecchiare e l’amicizia. E lo spettatore lo sa, come è cosciente che prima o poi alla (strana)coppia ne succederanno di ogni e di fatto la loro vacanza all’insegna della natura e del relax si arricchirà di avventure, scaramucce, danze e molti fuori programma.
Mirabilmente il duo in regia riesce a cavalcare l’onda della commedia, ad andare incontro alle esigenze del nuovo (e sempre più numeroso) pubblico in terza età che affolla le sale, e a mostrare scorci di un Paese unico in cui ci piacerebbe trascorrere una vacanza in futuro non troppo lontano.
La commedia “Land Ho!” è un vero road movie, un fly and drive in cui Mitch e Colin vanno alla ricerca di Gaiger, fanno trekking notturno (finendo a dormire all’addiaccio), battibeccano e si riappacificano con un buon calice di vino alla mano. I due non fanno nulla di spericolato o fuori di testa, non siamo in un improbabile action con a bordo Stallone o Schwarzenegger, ma su un Hummer guidato da due vecchietti lucidi e in ottima salute. Ogni scambio, ogni scaramuccia, ogni follia qui è coerente con il loro status e questo è un pregio di non poco conto, in una pellicola retta da solo due attori per la quasi totalità del tempo. Loro sono Paul Eenhoorn e Earl Lynn Nelson, e la loro bravura nel rendere credibili i personaggi è tale da riuscire ad intrattenere anche coloro che potrebbero essere i loro nipotini.
Il film ha il giusto equilibrio tra risata, sospiro e sogno, e si ferma una manciata di minuti dopo l’inizio del declino, proprio quando si sarebbe arenato per mancanza di una nuova sfida/ evoluzione dei personaggi che però sarebbe risultata sovrabbondante. “Land Ho!” si candida quindi a diventare uno di quei film che può aspirare a una distribuzione nei cinema cittadini. Mamma e le sue amiche ne adorerebbero più di una battuta :)
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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