Ercole è un mito, una leggenda, il figlio di Zeus, mezzo uomo e mezzo Dio, un grande guerriero che ha affrontato creature ancestrali, vecchi demoni e pericolose fiere. Ercole ha viaggiato in tutto il Paese, ha aiutato e supportato reggenti, soprattutto il suo sovrano, Eurystheus l’amato Re di Atene, sino al giorno in cui qualcosa di oscuro e tragico si è abbattuto su di lui cambiando per sempre il corso degli eventi.
Con un passato avvolto nell’ombra, e un gruppo di leali compagni al suo fianco, Ercole oggi può essere assoldato per una borsa di monete d’oro e, con l’aiuto dei suoi fidati soldati, sconfiggerà i vostri più temuti nemici o scaccerà le vostre più grandi e nascoste paure. Ercole è una leggenda tale che il giorno il cui Lord Cotys lo manda a chiamare nessuno rimane sorpreso. Lord Cotys è senza armata, deve ricrearne una in grado di stanare e affrontare un nemico che semina il terrore e lascia dietro di sé solo morte e desolazione per motivi che non ci è dato sapere.
“Hercules” è il nuovo film diretto da Brett Ratner con Dwayne Johnson nei panni del semi-dio tanto popolare in miti e leggende, in libri e fumetti. E proprio da un fumetto (“Hercules” di Steve Moore) attinge il suo plot. Il risultato è un sontuoso, divertente e coinvolgente film che saggiamente si tiene ben lontano dai film-peplum in favore di uno stile da film di guerra con molta azione e con un paio di chiavi di volta che accelerano il ritmo della narrazione al punto di trascinare gli spettatori dentro la pellicola, sul campo di battaglia, al fianco dei loro nuovi beniamini.
Dwayne Johnson è anche conosciuto come The Rock (la roccia) e la sua performance in questa pellicola è in grado di fugare qualunque dubbio vi sia rimasto su quel soprannome. Johnson è granitico, i suoi muscoli sono enormi, l’imponenza della sua figura è impressionante e in alcuni passaggi sembra così irreale da riuscire a far vivere una figura mitologica, l’idea che tutti abbiamo di un mito, incarnando (e popolando) i nostri sogni. E non sono molti gli attori con un mix di umana debolezza e immagine invincibile come Johnson.
Poi c’è quella vena ironica, che talvolta sfiora il sarcasmo, che dona all’opera un’aura magica, divertita e divertente, un plus che potrebbe rivelarsi l’arma vincente. Come se non bastasse, il film è pervaso da un gran equilibrio tra gli attori e i loro personaggi. Il cast, infatti, è impressionante (solo per fare un esempio, John Hurt e Joseph Fiennes interpretano due uomini senza scrupoli con passione e intensità tipiche solo dei grandi attori) e tutti dimostrano tanto impegno nel rendere credibili le tante figure mitologiche. Così, mentre noi preferiamo agli attori i loro personaggi, la graphic novel esce dalle sue pagine (in IMAX 3D!) trasformandosi in una esperienza travolgente.
Questo film è esattamente come ce lo aspettiamo, è quello che cerchiamo il venerdì sera quando siamo fuori con gli amici, è ciò che vogliamo vedere quando Dwayne Johnson, i suoi untissimi muscoli e le sue vene in rilievo troneggiano su un poster cinematografico.
È indubbio che “Hercules” abbia tutte le armi giuste per vincere la battaglia del box-office (oggigiorno la più importante) e offrire una adrenalinica evasione dalla realtà. Questo è vero intrattenimento di qualità per un vasto pubblico.
Vissia Menza
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”