© Festival del film Locarno

© Festival del film Locarno

Il venerdì sera è sinonimo di uscita con gli amici, di cibo poco dietetico ma goloso come pizza e birra, di cinema inteso come visione di film assolutamente leggeri, magari un poco impegnativo e molto testosteronico action oppure a commedie di una leggerezza superiore alla media. A questa regola non si scappa neppure se si è a un Festival del Cinema come Locarno67. Il giorno della leggerezza, della battuta e della risata liberatoria è arrivato e per l’occasione la programmazione di Piazza Grande si sdoppia.

“Love Island” apre la serata. Il film è una commedia estiva ambientata su un’isola croata, in un villaggio-vacanze di quelli “tutto incluso” in cui vi programmano la giornata e vi impongono la socializzazione con gli altri ospiti a botte di aquagym, karaoke e partite a tennis. Queste oasi di riposo simil-lussuoso sono popolate da gente variegata che riesce a convivere nonostante le differenze, probabilmente accomunata da passioni di cui si vergogna per i restanti 11 mesi dell’anno.

© Festival del film Locarno

© Festival del film Locarno

La storia ruota intorno a Liliane, suo marito Grebo e la giovane e seducente Flora. Cosa avranno mai in comune una incintissima donna francese, un eccentrico bosniaco e la misteriosa giovane romena? Molto più di quanto la vostra fervida immaginazione stia macchinando in questo momento. Il nuovo film della regista (vincitrice a Berlino 2006 dell Orso d’Oro) non è un dramma che apre uno scorcio nei dolorosi ricordi di guerra di qualcuno, bensì una commedia leggerissima indirizzata al grande pubblico in cerca di evasione, che parla di amore, di famiglia, di cambiamento, di segreti e bugie, di speranza e di coppie aperte, sincere e moderne con un tocco di politically (un)correct.

Tutto accadrà sull’isola del temporaneo oblio estivo: sconvolgenti scoperte, perdita di speranza, e accettazione di molto più di quanto immaginavamo. L’intento di questo lavoro è nobile, credo volesse proporre la versione nostrana (il film è ambientato nel Mar Adriatico) di Threesome, de I ragazzi stanno bene, o altra simile pellicola americana, infatti nel cast abbiamo attori di spessore come Ermin Bravo, che in passato ci ha regalato performance di ben altro tenore. Invece, “Love Island” e la versione in pareo – con tanto di dimenticabile cameo di un attore italiano come Franco Nero (nei panni del conte Polesini) – di una delle nostre commedie natalizie.

© Festival del film Locarno

© Festival del film Locarno

Sorprende vedere una regista che, dopo aver vinto un ambito premio con quello della Berlinale, decida di dedicarsi ad un’opera tanto leggera e abbia ritenuto sufficiente un buon cast per colmare eventuali lacune e scelte poco azzeccate. Le battute e le gag sono impolverate, la storia a tratti è assurda, le persone raffigurate sono una poco riuscita caricatura del nostro tempo. Ed è un peccato perché idea, location e apertura erano buone.

Ciò premesso, le risate si sono udite chiaramente, ma nessuno ammetterà mai di essere stato tra quelli che se la sono spassata. D’altro canto, si sa, anche i cine-panettoni si ripetono da venti anni e, a sentire la gente, nessuno ha mai pagato il biglietto per vederli. Quindi, riassumendo, “Love Island” è una commedia che sfiora il grottesco ma strappa risate… anche se non sapremo mai a chi :)

Vissia Menza