Questa immagine vi sarà familiare: è una delle fotografie scattate durante gli anni scorsi a Locarno e i frequentatori del nostro sito avranno già capito. Dopo tanti comunicati, dopo i rumors, dopo i sogni e le speranze, è arrivato il momento di parlare del programma della 67° edizione del Festival del Film che, tra meno di un mese, alzerà il sipario sulle rive elvetiche del lago Maggiore.
L’arrivo della bella stagione (anche se con meteo capriccioso) segna, infatti, l’inizio delle mail, delle comunicazioni parziali, dedicate a quanto ci sarà svelato del tutto solo a metà luglio, durante la presentazione ufficiale del line up. Come accade da anni, abbiamo accolto l’invito del Presidente Marco Solari e, ieri mattina, ricolmi di curiosità, eravamo nelle prime file al Centro Culturale Svizzero di Milano
Ci avevano promesso di riportare l’America a Locarno, ci avevano detto che stavano lavorando per mantenere la tradizione di presentare i migliori talenti, e non avevano mentito: l’aggettivo scelto dal Direttore Artistico Carlo Chatrian, per definire questa edizione, ė… SORPRENDENTE. Il cinema d’autore convivrà con le produzioni indipendenti (opere strutturate, di nuovi registi, in grado di creare bei film con un budget minimo) e noi esultiamo quando scopriamo che una nostra vecchia (e apprezzatissima) conoscenza, l’Alex Ross Perry di “The Color Wheel”, arriverà con il suo ultimo lavoro, “Listen up Philip”, e il suo cast d’eccezione (Jason Schwartzman e Jonathan Pryce).
Ma cosa capiterà esattamente il prossimo mese? Quali saranno gli ospiti di questa 67° edizione? Con chi potremo fare due chiacchiere durante gli incontri aperti al pubblico? Il trio composto dal Presidente Marco Solari, dal Direttore Artistico e dal Direttore Operativo, ha condiviso con noi le non poche novità che assecondano la migliore tradizione della kermesse.
Un Festival del Film che non dimentica mai il passato, grazie ad una retrospettiva dal ruolo centrale, vera primadonna, a differenza di quanto accade in altre manifestazioni. Un Festival sempre proiettato al futuro, che sperimenta e ne è prova la neo-nata sezione “Sign of Life” con la sua programmazione parallela alla Piazza Grande, dedicata alle nuove forme di comunicazione. E un Festival che è fucina di scoperte: anche quest’anno, per esempio, in Cineasti del Presente concorrerà il film di Simone Rapisarda che usa l’esperienza partigiana per riportare il passato nel presente e parlare di oggi.
Quest’anno assisteremo, infatti, a una kermesse incentrata sul rapporto tra cinema e società. Numerose saranno le testimonianze delle difficoltà del vivere che, talvolta, proporranno dei percorsi e delle possibili soluzioni. il leitmotiv 2014 trarrà spunto proprio dalla retrospettiva la quale, segnando un cambiamento, sarà dedicata all’Italia e alla storica casa di produzione Titanus, scelta che porta con sé l’eliminazione della distinzione tra cinema d’autore e non, affiancando commedie a film drammatici.
Non stupisce quindi che tra gli ospiti tanto attesi, vi sia anche il maestro del brivido Dario Argento. Ma non solo, l’attrice francese Agnès Varda riceverà il Pardo d’Onore; l’attrice americana Mia Farrow è stata scelta per il Leopard Club Award; e, dato il forte rapporto del Festival con la nouvelle vague, l’ospite d’onore sarà niente meno che Jean-Pierre Léaud. Il protagonista de “I quattrocento colpi”, nell’anno del suo 70° compleanno e nel trentennale della morte di Truffaut, riceverà il premio alla carriera e si racconterà in un incontro aperto al pubblico.
Chiudiamo dedicando qualche riga alla magica Piazza Grande e al suo schermo tra i più imponenti d’Europa, le cui proiezioni notturne prenderanno il via all’insegna dello spettacolo con il nuovo attesissimo lavoro di Luc Besson (“Lucy” con Scarlett Johansson e Morgan Freeman), offriranno un programma per tutti i gusti – con ospiti a sorpresa – e si chiuderanno con l’anteprima di “Geronimo”.
Le opere visionate sono state all’incirca 1.800 lungometraggi e altrettanti cortometraggi. I corti selezionati sono una cinquantina (tra concorso e fuori concorso) e più o meno 200 i lunghi. Insomma, dopo aver letto tutto il programma (reperibile su www.pardolive.ch), noi temiamo di fare una cine-indigestione, e voi?
In attesa di ricevere le vostre impressioni vi aspettiamo a Locarno!
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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