Provate a chiedere ad un appassionato di letteratura – meglio se con infarinatura fantascientifica – che cosa sia un’ucronia: molti risponderanno citando Dick (“La svastica sul sole”), Philip Roth (“Il complotto contro l’America“) ed il celeberrimo “Fatherland” di Robert Harris. Tutti romanzi accomunati da una interpretazione storica del concetto di ucronia: cosa sarebbe successo se Hitler avesse vinto la secondi guaerra mondiale?
Sergio Ottaiano, voce giovane ma già matura e decisamente convincente, propone una interpretazione personale dello stesso concetto, avvicinandosi ad un lettore che non potrà fare a meno di ammettere di essere già stato fulminato da quel pensiero: cosa sarebbe capitato se non avessi fatto quella telefonata, se avessi scelto un’altra opportunità di lavoro, se non me ne fossi andato sbattendo la porta?
Il protagonista di “Un’Ucronìa”, edito da Genesi, si rifugia in un monolocale “a riflettere su come sono arrivato a tanto, a come abbia fatto per sprofondare”. Lì, in una solitudine niente affatto rumorosa – citando Hrabal – l’antieroe dipinto da Ottaiano tratteggia una tragica equazione: la successione “ricordo” – “scelta” – “rimorso” mostra tutta la sua potenza tragica, in un crescendo che toglie il respiro pagina dopo pagina.
Non immaginate, vi prego, una scrittura nichilista oppure una esaltazione della non-vita: con la sua narrativa, l’autore sembra volerci comunicare non tanto la ineluttabilità dei momenti di svolta, e di conseguenza l’inutilità di pensiero o di azione, ma pare metterci in guardia contro l’ossessione del treno perso, dell’occasione mancata, della donna non incontrata. Nel ritratto di una non-vita c’è un fortissimo radicamento alla vita stessa, l’inazione è condannata in un invito a riappropriarci di ogni momento.
Da triestino, non posso non cogliere – e non credo si tratti di una percezione da alabardato – un chiaro ricordo dei personaggi di Svevo. Sono riferimenti che possono forse sorprendere in una penna giovane, ma che fanno ben sperare per il futuro della nostra narrativa, evidentemente sempre percorsa da venature che non si rassegnano ed emergono nella mediocrità dei nostri giorni.
Scheda libro
Titolo: Un’Ucronìa
Autore: Sergio Mario Ottaiano
Editore: Genesi
Collana: Le scommesse
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 96
ISBN: 9788874144372
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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