In questo periodo di primi caldi, di fughe dalla città, di stanchezza sempre più evidente, i quotidiani si sbizzarriscono offrendo ai lettori notizie sempre più curiose, probabilmente per alleggerirci l’animo dopo tanta cronaca e per accompagnarci col sorriso sino al riposo estivo oramai all’orizzonte. A cadenza regolare, infatti, si leggono titoli tanto divertenti quanto inquietanti nel contenuto. Un esempio? In estate, regolarmente, ci viene ricordato che nella maggior parte delle coppie vi sarebbe un traditore (oltre il 90%, gulp!). Insomma, solo pochi eletti sarebbero indenni alle tanto temute “corna”.
Con cifre del genere, non c’è da stupirsi se la cinematografia mondiale sforni di continuo commedie romantiche con protagoniste donne d’acciaio che si coalizzino per servire una efficace vendetta. L’immedesimazione della popolazione femminile è garantita; le risate sono facili e spesso liberatorie; e talvolta sono un toccasana per alcune spettatrici in cerca di spunti per piccoli dispetti al partner ;)
“Tutte contro lui” già dal titolo si presenta per quello che è: una commedia leggera e romantica in cui tre donne avvenenti, tradite dal classico bellone fedifrago impenitente, uniscono le forze e indirizzano la propria ascia di guerra verso il medesimo uomo. Il risultato è prevedibile ma gradevole, grazie ad un cast abituato a parti simili, che sa accattivarsi le platee nonostante sia dannatamente più sexy della maggior parte di noi. Anzi, forse, proprio per questo, piace tanto nel ruolo della persona sfortunata e cornuta.
Scordatevi le opere di Cassavetes padre e – anche – buona parte della filmografia precedente di Cassavetes figlio, qui Nick (Cassavetes, appunto) si getta nella commedia all’americana, gaia, avventurosetta e tanto graziosa quanto ripetitiva. Non vi è alcuna pretesa di creare alta cinematografia, sia chiaro, ma solo di instillare il buon umore nel pubblico in cerca di un modo per staccare da quotidiano. Senza eccellere, lo scopo parrebbe raggiunto.
A dispetto della nostra riluttanza, del sopracciglio inarcato, e del sarcasmo pronto ad esplodere al momento opportuno con un piccato sotto-testo, alla fine, dobbiamo ammettere di aver ceduto a qualche risatina e di essere uscite dal cinema di buon umore. La storia dell’attraente e spietato avvocato di New York Carlie (Cameron Diaz), dell’ingenua sposina di provincia Kate (Leslie Mann) e della prorompente e giovanissima Amber (Kate Upton), che si coalizzano per vendicarsi del donnaiolo Mark (Nikolaj Coster-Waldau), non valica mai il confine del provocatorio, del graffiante, ha più di un difetto (tra cui un intreccio prevedibile e la Diaz nei panni dell’ennesima cattiva ragazza dal cuore tenero), ma alla fine funziona. Il motivo?
Le tre protagoniste, come dicevamo, affiancate da altrettanti attori noti al grande pubblico; il romanticismo sempre apprezzato dalle masse; il tenersi al-di-qua del limite, evitando la risata crassa o la valle di lacrime inondata di melassa. Nonostante l’assenza di fuochi d’artificio, e una trama che annovera tutto il campionario del genere (oltre al riscatto dei personaggi, non ci risparmia neppure l’importanza dell’amicizia e dei legami di sangue), questa commedia corale potrebbe quindi piacere, motivo per cui si conquista il suo weekend su grande schermo.
Ora, però, è il vostro turno: è riuscita a convincervi, soprattutto a superare la concorrenza delle altre pellicole in uscita?
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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