Vi ricordate il calcio balilla? Quel gioco amato da grandi e piccini, che troneggiava nel retro di fumosi bar, dove trascorrevamo i pomeriggi piovosi in cui non potevamo sbucciarci le ginocchia con rovinose cadute nei boschi? Tutti contro tutti in partite interminabili, e solo il più resistente diveniva il Re del torneo, il che si riduceva a vincere… un bel niente! Erano davvero altri tempi e altri divertimenti, oggi sono ricordi che sbiadiscono e oggetti destinati a qualche museo nonostante, soprattutto nel Mare Nostrum, il calcio in tutte le sue forme si sia trasformato in un culto diffuso e apprezzato anche dal gentil sesso.
Juan José Campanella dopo l’Oscar® per “Il segreto dei suoi occhi” torna dietro la macchina da presa per una nuova sfida, questa volta d’animazione. Un giorno qualunque, infatti, il racconto “Memorie di un’ala destra” del vignettista Roberto Fontanarrosa, nonostante sia breve, riesce ad affascinare irrimediabilmente un produttore che decide di coinvolgere il regista in un lungometraggio animato dedicato allo sport, all’amicizia e alla fiducia in se stessi. Era impossibile tirarsi indietro! E il risultato riesce a stupire.
Presentato in anteprima all’ultimo Festival del cinema di Roma, dove ė riuscito ad appassionare anche i piccoli ospiti, nonostante la versione fosse in lingua originale (ennesima dimostrazione che gli adulti sia spesso iper-protettivi), “Goool!” approda nelle sale della Penisola a poche settimane dai campionati mondiali di calcio, che si disputeranno proprio in Brasile. Sarà anche per questo motivo, ma molti sono entrati in sala con un sorriso per-stampato sul volto e… anche gli scettici han dovuto ricredersi.
La storia è romantica già nelle premesse. Amedeo è un ragazzino di provincia che trascorre il suo tempo libero disputando partite (talvolta reali, altre volte solo nelle sue fantasie) a calcio balilla e diviene un campione indiscusso e imbattibile. Un giorno Grosso, il bulletto di zona, sfida Amedeo e il ragazzino, senza troppa fatica, lo schiaccia. L’umiliazione tra adolescenti, che sembra destinata a essere un episodio isolato, in realtà si riverbera nelle vite di tutti. Alcuni anni dopo, infatti, Grosso, diventato un asso del calcio mondiale, torna alle origini per rivendicare la proprietà della cittadina in cui è nato e per chiedere la rivincita ad Amedeo. Peccato che essa si debba svolgere in un r-e-a-l-e stadio con giocatori in carne ed ossa quali i compagni di squadra di Grosso!
Inizia così un’avventura senza precedenti: la distruzione del biliardino con cui Amedeo si allenava provoca una tale scossa da portare in vita gli omini del gioco, i quali diventano i migliori amici, supporter, coach e alleati del povero protagonista, sempre più (s)travolto dagli eventi. Il film è una bella corsa per recuperare i pezzi dispersi, salvare amici rapiti, allenare giocatori improbabili. Una fantasiosa trama quindi, che mostra concetti universali come l’importanza del gruppo, della fiducia nei propri mezzi, nel credere che il successo si possa raggiungere.
“Goool!” è un’opera divertente, e un po’ nostalgica, che riesce a travolgere grandi e piccini grazie alle colorate immagini, alle buffe battaglie tra calciatori in miniatura e a quella parabola ricca di amore per la famiglia, la comunità e – perché no – per lo sport. Perfetto riscaldamento prima del vero “match” di giugno ;)
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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