Recensione del fanta-film Godzilla: ci salveremo?

Il 2014 segna il sessantesimo compleanno del Re di tutti i mostri del grande schermo: Godzilla, il mitico lucertole giapponese, il cui nome è entrato nell’uso quotidiano per indicare esseri mostruosi, nato nei primi anni ’50 nel mondo dei fumetti, torna oggi su grande schermo con la benedizione dei suoi creatori.

Dopo “Pacific Rim“, i Kaijū, questo il loro nome originale, tornano al cinema con rinnovato smalto, smisurata potenza, effetti letali e voglia di intrattenere il pubblico come solo le grandi produzioni sanno fare. Ironico che quelle bestie, frutto delle radiazioni della bomba H, saranno la chiave di volta per garantirci un domani. Creato come mezzo per criticare l’era post-atomica, quel dopo guerra in cui si dovettero fare i conti con gli effetti delle bombe sganciate sulle città giapponesi, Godzilla doveva scuotere l’uomo medio e diffondere tra le masse la coscienza di problematiche sino ad allora ignorate o non osservate con attenzione.

©2014 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. & LEGENDARY PICTURES PRODUCTIONS LLC

Esatto, Godzilla nasce anche come personaggio-pretesto per farci una bella lavata di capo: da brutto, pericoloso e cattivo si trasformerà in orribile,  tremenda, immensa creatura a cui dobbiamo riconoscenza. Animale antico, abitante degli abissi, che l’uomo risveglia nel peggior modo possibile, senza nulla comprendere e aggredendolo in base ad erronei presupposti, poco si cruccia dei nostri goffi tentativi di debellarlo e alla fine ci rende un gran bel servigio.

Per questo compleanno Godzilla torna sullo schermo sfruttando il potere del 3D e delle nuove tecnologie di animazione: il risultato è strabiliante nel suo essere naturale e poco percepibile come “effetto speciale”. Intendiamoci, il film sfrutta molto la tecnologia, proprio per quel protagonista che necessita del supporto di tutti i nuovi ritrovati della scienza, e il gruppo che si è dedicato a dar volume e credibilità a queste figure di fantasia ha fatto un gran bel lavoro.

© 2014 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. & LEGENDARY PICTURES PRODUCTIONS LLC

La storia prende il via dagli albori, dal fungo atomico, non dimentica gli esperimenti in Nevada, quindi i ritrovamenti nelle Filippine degli anni ’90, e entra nel vivo a casa sua, nel Giappone contemporaneo. Un inspiegabile incidente in un reattore nucleare ci presenta i protagonisti dalle umane sembianze le cui gesta seguiamo durante una caccia all’uomo prima, alle bestie inferocite dopo, con un rientro a casa che è un vero e proprio percorso vita. Perché, fantascienza o meno, il regista Gareth Edwards crea un campo di battaglia degno del miglior film di guerra. Col risultato che questo “Godzilla” è un crescendo d’inseguimenti, incontri inattesi e scontri cercati. Il nostro beniamino risulta più in forma che mai, il drago in lui sputa fiamme fluo (che ricordano l’energia di Electro nell’ultimo Spiderman), e M.U.T.O deve avere un legame di parentela con Alien.

Con un bel omaggio al miglior cinema di Spielberg (e di fantascienza, in generale), rileggendo la storia, il film da oggi in sala è una lunga lotta sino all’ultimo mattone che attirerà – speriamo – la gente al cinema. Perfetto Blockbuster da godersi in compagnia che appagherà gli estimatori del recente “Pacific Rim” e coloro in perenne caccia di fanta-mostri :P

Vissia Menza

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