C’era una volta un’insegnate d’inglese, una donna tutta di un pezzo, adorata dagli studenti, protetta dai tanto amati libri e stimata dai colleghi del liceo di provincia in cui spendeva le sue giornate. Il suo nome era Linda Sinclair (Julianne Moore) e da sempre era attirata più dalle avventure narrate nei romanzi che da quelle reali. Donna apprezzata entro le mura scolastiche, ma trasparente quando per strada, nonostante la sua cultura e i suoi modi pacati, Linda era sola. Sino alla sera in cui accadde qualcosa che cambiò il corso degli eventi per sempre…
In un giorno come tanti altri, la nostra eroina inciampa in Jason, un ex-studente (Michael Angarano), giovane promessa del teatro, appena rientrato in città, dopo aver frequentato l’università nella Grande Mela. Complice lo spray al peperoncino, i due iniziano a parlare e finiscono con lo scambiarsi uno script. La pièce è talmente convincente da indurre Linda a coinvolgere un collega pur di portala in scena. Ecco l’inizio di una commedia degli equivoci che il cast avrebbe potuto rendere scorretta, scoppiettante, divertente, anzi da lacrime agli occhi, se solo avesse avuto una differente sceneggiatura.
La storia di Linda, e del gruppo di persone coinvolte nella preparazione della recita di fine anno, presto vira verso il serio, tramutando la pellicola in una dramedy o, se preferite, in un dramma dalla risata amara, con poco brio e politicamente troppo corretto. Tutti gli sforzi si concentrano sui messaggi (piuttosto scontati) da comunicare alla platea: si deve sempre avere fiducia in sé stessi e quando si sbaglia si deve essere pronti a pagare per i propri errori, anche se l’ammissione di colpa apre le porte alla possibilità di rimediare e alla tanto agognata seconda chance. Un’opera orientata alle famiglie, quindi, che si focalizza sui buoni propositi e sulla morale per bene, nonostante il soggetto fosse potenzialmente perfetto per seguire l’onda cavalcata pochi mesi orsono dal frizzante “Come ti spaccio la famiglia”.
È un peccato che nessuno abbia voluto osare, soprattutto con Julianne Moore nei panni della protagonista. Attrice così abile (probabilmente ha interpretato la signorina Sinclair a occhi chiusi) da poter rendere gli eventi travolgenti. Ora, invece, capiamo – e condividiamo – il motivo per cui “The English Teacher” in molti paesi sia uscito subito (o quasi) in DVD: nonostante la qualità della confezione, ha poca possibilità di tenere testa agli agguerriti concorrenti che si contendono il box-office del fine settimana. La pellicola, infatti, intrattiene il tempo della visione, non disturba, incuriosisce e ci sfida a rimanere seduti (nella speranza che – prima o poi – qualcosa d’inatteso accada), ma non ha sufficiente sale e pepe.
Commedia suggerita quindi ai giovanissimi, alle incredibili romantiche in libera uscita con le amiche il venerdì sera, agli eterni sognatori che non ammetteranno mai il loro debole per le rom-com e, ovviamente, a coloro che nei weekend uggiosi si rannicchiano sul divano in compagnia della loro tribù per un po’ di calore e risate semplici. Per contro, la visione è sconsigliata a chi ha bisogno di fiumi d’adrenalina quando si trova con uno schermo gigante davanti agli occhi ;)
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”