La saga di Spider-Man torna al cinema con una nuova avventura del supereroe che ci ha fatto sognare durante l’infanzia. Ammettiamolo, quanti di noi (soprattutto i maschietti) prima di raggiungere la pubertà, la sera, nascosti sotto il lenzuolo, sono entrati nelle pagine del fumetto di Marvel e hanno sognato ad occhi aperti di vivere le avventure di questo giovane eroe con una quotidianità non dissimile dalla nostra?
Questa primavera l’Uomo Ragno appare in splendida forma: è inguainato in una super tecnologica tuta gommosa e satinata, è potente, ha il dono del sarcasmo, è giovane ma molto maschio, in altre parole è al top! Il suo ingresso in scena è elettrizzante, spettacolare, molto 3D, notevolmente aereo e del tutto vincente. Il ragazzo, come ogni adolescente, è cresciuto quel poco che basta per rinfrancarsi, ora si sente adulto e talvolta invincibile (cosa che in certi momenti non si discosta dal vero). Peter si è diplomato e, infine, è entrato nel mondo dei grandi. Quindi, ora il suo Spider-Man se la deve vedere con antagonisti che lo trattano da loro pari. Insomma, il gioco si fa duro e le sfide sono tante.
Peter Parker (un Andrew Garfield più tonico di quanto ricordassimo) ora sa cosa vuole: ama essere la sua creatura, ossia quell’Uomo Ragno che lo fa sentire bene, e l’amore di Gwen (Emma Stone, per l’occasione biondissima) gli fa battere il cuore, lo mantiene in contatto con la realtà e lo aiuta a fare la cosa giusta. Il ragazzo pare aver trovato un equilibrio che, però, come tutte le cose belle, è destinato a essere messo a dura prova. Dopo il rientro in città dell’amico d’infanzia Harry Osborn (Dane DeHaan), strane cose e nuovi nemici mettono in pericolo gli abitanti della Grande Mela. L’apparizione di Electro (un Jamie Foxx molto fluo) darà la scossa a tutti, Spider-Man compreso.
Grandi sfide, mega avventure, impreviste scoperte si succedono in poco più di due ore. L’azione è intensa e va di pari passo con il travaglio amoroso dei due giovani protagonisti. Se gli effetti sono degni del nuovo millennio, e ci fanno realizzare che solo dieci anni fa un film con siffatta trama sarebbe stato impossibile e/o inverosimile, l’onnipresenza di pene d’amore fa subodorare il tentativo di far capitolare anche gli adolescenti dal cuore tenero, normalmente scettici verso i fanta-film.
Spider-Man è molto “amazing”, e questo è il punto di forza di un film che intrattiene il suo pubblico, anche se dopo poche ore inizia già a svanire nella nostra memoria, quasi a ricordarci quanto sia bello ma con tanto spessore quanto basta perché l’intreccio narrativo funzioni.
È ancora in qualche sala “Captain America – The winter Soldier” prova che anche un film tratto da un fumetto (tra l’altro, sempre di Marvel), con un protagonista dagli evidenti super poteri, possa ritrarre pregi e debolezze umane e sferrare qualche critica all’odierna società. Qui, forse, quest’aspetto rimane in secondo piano a favore del puro spettacolo. Ma, siccome trascinerà in sala tanti appassionati, molti curiosi e numerosi fan dei protagonisti, lasciamo valutare a voi :) Noi siamo caduti nella tela del ragno, ci siamo lasciati rapire ed è stata una delizia!
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”