Recensione romanzo Scontro Frontale di Tom Clancy

In felice vacanza matrimoniale a New York, ho visto “Command Authority” occhieggiarmi dalle vetrine delle librerie: si tratta dell’ultimo romanzo della voce principale del tecno-militar-thriller Tom Clancy, scomparso ai primi di ottobre del 2013. Ho resistito.

Non ho resistito alla tentazione di “Scontro frontale”, edito negli USA nel 2012 e recentemente pubblicato in Italia dai tipi di Rizzoli. “Il giorno del falco” non mi aveva soddisfatto del tutto (eufemismo, lo avevo stroncato platealmente in questo post http://www.masedomani.com/2012/10/16/recensione-il-giorno-del-falco-di-tom-clancy/) ma, un po’ romanticamente, mi son detto che glielo dovevo. Ho consumato fino a renderle di velina le pagine dei primi romanzi del ciclo di Jack Ryan, ho giocato a Splinter Cell per intere nottate, ho tremato nelle ambientazioni claustrofobiche di “Caccia a Ottobre Rosso”. Glielo dovevo.

E ammetto di non essermene pentito. In questo quindicesimo – e se ho capito bene penultimo – capitolo della saga ritroviamo jack Ryan alla presidenza degli Stati uniti, riconosciamo nuovamente il pargoletto impegnato nella più segreta delle organizzazione segrete a stelle e striscie, ma gradisco alcune sostanziali differenze: John Clark (se non avete mai letto “Senza rimorso” fatelo) comprende che è ormai giunto il momento di appendere la Beretta al chiodo, gli attacchi terroristici si trasformano in sabotaggi di tipo informatico in cui assoldare un hacker equivale a contrattualizzare il miglior killer dei tempi della Guerra Fredda.

Protagonista di quest’ultima virata a colpi di bit è la Cina, che – nell’immaginario mondo parallelo e forse futuribile di Clancy/Ryan – avevamo lasciato in preda alla rivolta sociale dopo un conflitto con gli Stati Uniti; evidentemente non paghi della spazzolata subita, a Pechino cercheranno di estendere la loro influenza asiatica privando gli americani degli occhi-per-vedere e delle orecchie-per-sentire, il tutto da dietro una serie di tastiere.

Stiano tranquilli i fan della penna più realistica – in termini squisitamente militari – del XX secolo: il confronto fra le tecnologie, lo sviluppo di nuove armi e le tradizionali scene di scontri a fuoco realistici non mancheranno, e faranno nuovamente rimpiangere un talento particolare che si è forse un po’ troppo dedicata alla “sua” saga, scelta peraltro commercialmente e umanamente più che comprensibile.

Jack Ryan appare un po’ sfuocato sullo sfondo, e non è un male; il figlioletto Jr. completa il suo percorso di maturazione, ed anche questo funziona. La galleria di personaggi secondari è godibile, a partire dal responsabile della sicurezza IT del Campus, immediatamente diventato il mio eroe.

Insomma, “Scontro frontale” si fa decisamente leggere, ed è un paio di carovane di spanne superiore a “Il giorno del falco”. Attendiamo la traduzione di “Command Authority” per scoprire se anche la definitiva conclusione della serie sarà all’altezza della sua fama.

Alfonso d’Agostino

Autori: Tom Clancy e Mark Greaney
Titolo: Scontro frontale
Editore: RIZZOLI
Collana: NARRATIVA STRANIERA
Pagine: 672
Anno prima edizione: 2014
ISBN: 978-88-17-07244-1
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