C’era una volta un falegname, il suo nome era Ole Kirk Christiansen, era danese, viveva a Billing, dove aveva una piccola fabbrica di arredi che una notte, per disattenzione di un bimbo, prese fuoco. Ole non si perse d’animo e, nonostante, la grande depressione (del 1929, N.d.R.) fosse alle porte, non si disperò ma escogitò un modo per rendere il processo produttivo più rapido. Si narra che le sue costruzioni modulari passarono dai modellini per arredamenti d’interni a giocattoli in poco tempo. Fu un successo che impedì alla famiglia di cadere in disgrazia. Anzi, una volta superata la Guerra, un nuovo nome si diffuse ed era quello che tutti oggi conosciamo: LEGO®.
È trascorso oramai un secolo e un folto (ed eterogeneo!) gruppo di adulti va alla conquista della sua seggiola in un cinema gremito, per assistere alla prima di “The LEGO® Movie”. Non sappiamo cosa aspettarci, ma molti di noi ancora custodiscono gelosamente almeno una scatola di vecchi mattoncini colorati con cui hanno condiviso l’infanzia. D’altro canto, chi non ha costruito città ideali, luoghi lontani, astronavi con questi preziosi cubetti che hanno permesso di toccare con mano i sogni? Quindi, oggi, siamo curiosi ed elettrizzati al pensiero di vedere addirittura un film di animazione dedicato a loro, un mondo tutto di LEGO®, quello che avremmo sempre voluto costruire ma eravamo sempre in debito di pezzi ;)
La storia che vediamo non è quella della nascita di questi tanto semplici quanto celebri giocattoli, bensì è una vera avventura, quella di Emmet. Lui, una minifigure LEGO® ordinaria, di quelle che sono confondibili, che seguono le regole e che non sembrano poter brillare di luce propria, sarà la chiave di volta di una impresa che salverà il mondo dalla fine. Esatto, il povero eroe della strada verrà trascinato da un gruppo di sconosciuti in un vortice di avvenimenti ed emozioni che cambieranno lui, i suoi amici e la realtà intorno a loro.
Il cattivo si chiama Mr. Business, il Presidente, colui che vuole controllare ogni cosa, che cela tutte le ricchezze, che anela ad essere venerato come un Dio dai suoi variopinti cittadini. Emmet, con l’aiuto della squadra di nuovi piccoli amici (alcuni usciti per l’occasione dalle pagine di DC Comics), compirà gesta da vero eroe dimostrando che tutti possiamo essere utili e forti se per primi crediamo nelle nostre capacità. Non importa quanto possiamo essere goffi, anonimi o uniformati, ognuno di noi è, a suo modo, è unico e utile alla comunità e nessuno deve mai farci dubitare del contrario.
L’opera è un’allegoria di questa realtà un po’ frenetica, un po’ control-freak, troppo interconnessa, ma è anche un’avventura come nella migliore tradizione dei film di animazione, che qui riesce a catalizzare l’attenzione di grandi e piccini. I più giovani si sbellicheranno e anche gli accompagnatori avranno la loro dose di sorrisi e risate, di sicuro a tutti verrà una gran voglia di giocare e tornerà il buon umore.
Un mondo migliore in cui regni l’amore, il libero arbitrio, la possibilità di errore, la cooperazione tra i popoli, sullo schermo ha reso bene, ora dobbiamo attendere di vedere se questo cartone riuscirà ad uscire dal cinema e a spronare un pochino anche la nostra quotidianità :)
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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