Anteprima del FILM Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve: uno spasso!

© 2014 Concorde Filmverleih

Il signor Allan Karlsson ė un arzillo vecchietto, ospite di una casa di riposo dove si annoia a morte. L’uomo si accinge a festeggiare il centesimo anno di permanenza in questo mondo e, quando può, trascorre le sue giornate coltivando l’hobby dei bei tempi andati. Sin da bambino, infatti, Allan adora far saltare per aria gli oggetti, con un’innata predisposizione per il tritolo. Quindi, per esempio, il giorno in cui un animale gli uccide il micio, che non poteva che chiamarsi Molotov, non ci mette molto a risolvere la questione in modo pirotecnico. Per il suo compleanno però ne combina una ancora peggiore: esce dalla finestra, prende il taxi da cui ė sceso un visitatore e va in stazione. Con quattro monetine in tasca, le ciabatte ai piedi e il fato dalla sua, Allan inizia un viaggio che lo porterà dall’anonima provincia svedese sino a Bali!

Durante questa ennesima avventura, il protagonista racconta aneddoti del suo lunghissimo passato. Espediente perfetto col quale l’autore (Jonasson Jonas) ritrae un intero secolo, esplosivo sotto molti punti di vista. Dall’ospedale, per correggere il bimbo dall’hobby poco ortodosso, alla grande guerra, ai gulag, sino al viaggio America, dove il ragazzo ė decisivo per l’efficacia della bomba H, e via attraverso la guerra fredda tempestata di doppiogiochisti, traditori, patrioti che, per un motivo o per l’alto, incontrano Allan sul loro cammino.

© 2014 Concorde Filmverleih

Sempre per casualità, anche gli accadimenti di oggi forniranno un’ottima immagine dell’era moderna e di come si possa sopravvivere alle sue follie senza essere del tutto coscienti di ciò che ci circonda. Una lezione di storia, di geo-politica e di costume e società soprattutto nel libro, tomo forte delle sue oltre 400 pagine, che ha intrigato milioni di lettori nel mondo e che oggi è portato al cinema in una versione alleggerita, nei passaggi più densi, con situazioni tanto reali quanto comico-grottesche. Cosa che ci ha fatto seriamente domandare come il cast sia riuscito a rimanere serio durante riprese.

Nonostante le recensioni contrastanti del volume che troneggia nelle librerie di mezzo mondo (il commento di mastro ALF qui)  in sala la gente era davvero soddisfatta dato che i punti più deboli del racconto sono per lo più rimasti intrappolati nelle pagine, regalando a noi una pellicola frizzante, un inno alla vita, a reagire con un sorriso a ciò che ci accade, e a non prenderci sempre sul serio perché alla fine qualcosa faremo e non tutto ė nel nostro controllo.

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Voto: 7, per quella incredibile storia dal ritmo costante, per quel cast convincente, per quelle due ore in cui abbiamo visto anche un po’ dei racconti dei nostri nonni. Film consigliatissimo e, per una volta, il remake americano sarebbe davvero inutile.

Vissia Menza

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