Sta per arrivare al cinema il nuovo film di casa Disney “Saving Mr. Banks”, storia di come la tenacia del signor Disney venne premiata dopo venti lunghi anni di attesa, quando infine riuscì a portare sullo schermo Mary Poppins, cosa che ci fa intuire la lungimiranza e la determinazione di quell’uomo. Ma, a pensarci bene, quanto realmente conosciamo Walt Disney?
I suoi racconti, le sue favole, i suoi film, i fumetti, i personaggi come Topolino, Paperino e Zio Paperone, ci hanno accompagnati attraverso l’infanzia ma noi di aneddoti e di fatti, su chi fosse realmente l’uomo dietro le quinte, ne conosciamo ben pochi. Oggi, colmeremo qualche lacuna grazie ad un documentario creato interamente da Disney Italia dedicato al rapporto (molto stretto) che il signore aveva con il nostro Paese. Prendiamo quindi il via, parlando dell’Italia.
Il nostro Paese nel trentennio tra il 1935 e il 1965 ne ha viste davvero molte: la seconda Grande Guerra, con la sua dittatura, le sue censure e le sue imposizioni, poi la ricostruzione e infine il boom economico, la dolce vita, il ritorno a vecchi fasti e splendori, soprattutto nelle grandi città d’arte come Roma e Venezia. E, forse, pochi italiani sanno di essere stati molto più fortunati di coloro che vivevano in altri paesi europei.
Durante il regime, mentre i fumetti americani venivano censurati, da noi Topolino sopravvisse proprio grazie al suo messaggio educativo e ai suoi alti valori morali, senza tenere conto che diffondeva il buon umore e l’ottimismo tra i lettori. Il film “Biancaneve” venne premiato alla Biennale di Venezia del 1939 e nuovi importanti personaggi (come, per esempio, Paperinik) nascevano da noi e solo in un secondo tempo venivano portati oltre oceano in casa madre.
Che Walt Disney fosse affascinato dall’Italia non è quindi difficile da immaginare, l’abbiamo elogiato, esaltato, apprezzato e abbiamo contribuito non poco al suo successo. Ma cosa ci piace così tanto di lui? Era un uomo che si era fatto da solo, che aveva un sogno e l’ha realizzato. Nato in uno Stato dal clima rigido, fu obbligato a studiare e consegnare a domicilio i quotidiani sin dall’età di otto anni ed esordì come pubblicitario, prima di trasformarsi nell’inventore dei cartoni animati, nel precursore della moderna animazione, e nell’ideatore dei più importanti personaggi delle favole del ‘900.
Disney riuscì a riconciliare davanti allo schermo grandi e piccini, a soddisfare la loro sete di avventure, insegnamenti e risate. Le sue storie hanno intrigato e appassionato generazioni di genitori e di figli grazie a quelle informazioni abilmente sovrapposte che da sempre hanno permesso differenti letture del medesimo testo e che ne hanno decretato un successo planetario decade dopo decade.
Walt Disney amava le nostre città, i nostri continui (con)tributi alle sue creature e ci ripagò con riconoscimenti e costanti visite (venne a trovarci ben nove volte). E il documentario che rimarrà in sala nei giorni 10, 11 e 12 febbraio 2014 vi svelerà aneddoti e curiosità che vi faranno apprezzare ancora di più l’istrionica versione interpretata da Tom Hanks in “Saving Mr. Banks”.
Nell’attesa, vi lasciamo con un’intervista molto particolare. :)
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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