Dopo la pubblicazione delle prime due puntate dedicate alla vendita delle fotografie online tramite agenzie stock abbiamo ricevuto qualche richiesta di chiarimento via mail. E’ sembrato quindi naturale provare a raccoglierle e dedicare un articolo specifico, che potrà serenemente continuare nei commenti se vi siano ulteriori domande da parte di chi legge. Insomma, spazio ai dubbi! I post precedenti sull’argomento li trovate qui e qui.
L’iscrizione come contributore ha un costo?
NO. Iscriversi come fotografo per vendere le proprie immagini non ha alcun costo; le agenzie guadagnano trattenendo una fee percentuale dal costo del download di una fotografia da parte di un cliente. Avrete un minimo controllo sul prezzo di vendita, potendolo quindi fissare all’interno di un range proposta dall’agenzia.
Posso caricare qualsiasi immagine?
NO. Ogni agenzia richiede uno standard minimo, ma in linea generale vengono ammesse immagini che superino almeno i 4 MPixel.
Da un punto di vista qualitativo inoltre ogni vostro caricamento viene esaminato ed eventualmente autorizzato prima di essere messo in vendita: le cause più frequenti di rifiuto sono la presenza di rumore digitale (noise), errori di esposizione o di messa a fuoco, presenza di marchi o copyright all’interno dello scatto.
Più in generale, è bene comprendere che le agenzie hanno interesse ad approvare immagini “vendibili”: è intuibile come difficilmente una foto del vostro cane (per quanto di splendida razza canina) possa interessare dei potenziali clienti, o lo farà certamente meno di una immagine di due mani che si stringono a suggellare un accordo, scatto vendibile sia per brochure che per ogni genere di comunicazione aziendale. Shutterstock mette a disposizione una guida gratuita molto utile che potrete scaricare cliccando qui.
Come completo l’iscrizione?
I percorsi di certificazione come autore sono diversi: alcune agenzie richiedono l’invio di alcune immagini ad alta risoluzione, altre predispongono addirittura una sorta di manuale on-line con test finale per verificare che il potenziale contributore abbia compreso correttamente le linee guida.
Una volta iscritto, come carico le immagini on line?
Tutte le agenzie propongono un form da cui è possibile caricare (anche in serie) le proprie fotografie semplicemente attraverso il browser (gli informatici amano parlare in questo caso di “trasferimento HTTP”).
Per invii decisamente più massicci – tipico di chi scopre una nuovo sito e vuole sottoporre l’intera cartella di immagini già indirizzate alle altre agenzie – si utilizza in genere l’FTP, per il quale dovrete dotarvi di un programma specifico (niente paura, il 99% è freeware)
Cosa sono le keyword? Come si impostano?
Come abbiamo raccontato qui, si tratta delle “parole chiave” che attribuiamo alle nostre immagini, e che ne consentono al cliente la ricerca di immagini che corrispondano effettivamente al suo interesse.
Le keyword possono essere impostate
– offline, direttamente sul vostro Mac/Pc, utilizzando una qualsiasi soluzione software di fotoritocco (in Photoshop, ad esempio, è possibile inserirle utilizzando il comando “Info file”). Le agenzie supportano i formati IPTC, e di conseguenza le parole chiave saranno migrate al momento dell’upload delle immagini.
– online, utilizzando i campi oppositi forniti nel form di registrazione della singola immagine
Ricordate che la scelta delle parole chiave e’ una componente essenziale per il successo di un’immagine!
Come sono calcolati i guadagni? Come vengono corrisposti?
I guadagni del fotografo rappresentano una percentuale del costo sostenuto dai clienti per acquisire l’immagine; all’interno di uno stesso sito, la percentuale può variare sulla base della popolarità del fotografo (più vendi e più vieni remunerato per ogni singola immagine), sulla dimensione della stessa (immagini più “grandi” possono essere utilizzate su media differenti) e sulla base dell’utilizzo per cui e’ richiesta (web, volantini, stampa editoriale, etc.)
I pagamenti possono avvenire tramite trasferimento bancario, appoggio ad uno dei provider di trasferimento fondi (i piu’ noti sono PayPal e Moneybooker) o – ma siamo nel 2014 e ve lo sconsiglierei – persino con assegno.
Le agenzie chiedono di associare ad alcuni scatti una “model release”. Di cosa si tratta?
Ogni fotografia che ritragga persone RICONOSCIBILI va accompagnata da una liberatoria firmata dal soggetto ritratto; alcuni esempi pronti da scaricare sono disponibili nelle sezioni “File utili” dei siti stessi. In alternativa, scrivetemi nei commenti e ve ne mando una mai mail.
E’ una garanzia richiesta dalle agenzie per motivi facilmente comprensibili; il consiglio, nel caso in cui vi capiti di scattare spesso ritratti, è quello di predisporre un documento stampato pronto per essere utilizzato e di inserirlo nella borsa con la vostra attrezzatura fotografica, in modo da averlo sempre a portata di mano.
Anche per un autoscatto devo inviare una model release firmata?
Assolutamente si.
Per ogni altro chiarimento o per risposte ad altre domande, i commenti qui sotto sono a disposizione!
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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