Aspettando I, Frankenstein: l’incontro con Aaron Eckhart

Manca poco all’arrivo nelle sale di “I, Frankenstein”, action fantasy dedicato alle avventure di Adam, personaggio che nasce dal romanzo di Mary Shelley e le cui gesta proseguono nell’omonima graphic novel di Kevin Grevioux. Nelle ultime settimane il  protagonista ha fatto su e giù per il continente per promuovere l’opera scritta e diretta da Stuart Beattie e noi l’abbiamo incontrato quando è venuto a Milano. Di chi stiamo parlando? Di Aaron Eckhart!

Classe 1968, biondo, mascellone, fisico scolpito, che non perde fascino neppure ricoperto di cicatrici (solo per esigenze di scena), l’americanissimo attore, che ha recentemente vestito i panni del presidente degli Stati Uniti in “Attacco al Potere – Olympus has fallen”, qualche settimana fa era nel capoluogo lombardo fresco, sorridente e disponibile a scherzare e rispondere alle più varie domande. Eckhart ci ha dapprima raccontato qualche aneddoto legato al suo personaggio, a quel mostro tanto celebre che in passato ha avuto le fattezze di attori del calibro di Boris Karloff e, in tempi più recenti, di Robert De Niro, e poi ci ha concesso di conoscerlo un po’ meglio, parlando della sua carriera e dei suoi progetti futuri.

PHOTOGRAPHER: Ben King
TM & COPYRIGHT © 2013 LAKESHORE ENTERTAINMENT GROUP LLC AND LIONS GATE FILMS INC.

Con la faccia squadrata ma senza viti o bulloni che sporgessero ( :) ), Aaron ci ha raccontato di come abbia cercato di far emergere il lato umano della sua Creatura, in quanto i dubbi e le risposte dell’Essere descritto dalle pagine del classico della letteratura, siano i medesimi che attanagliano le persone comuni. Quesiti, che egli stesso ammette di essersi posto a suo tempo, con riguardo al rapporto col padre, con l’amore, con sé stesso, soprattutto da adolescente, quando non era l’uomo affascinante e di successo di oggi.

Partendo quindi dalle mille e mille decisioni da prendere ogniqualvolta si portino degli eroi dalla carta al grande schermo, ben presto la conversazione s’è allargata, complice anche il fatto che Aaron abbia il passaporto a stelle e strisce, ma sia cresciuto per un periodo in Europa, durante il quale le vacanze di famiglia prevedevano l’attraversamento da nord a sud del Vecchio Continente (dal Regno Unito al Marocco). Veri on the road con pit-stop nelle località dei più importanti musei e monumenti. Ed è in uno di questi viaggi che l’attore ha visitato per la prima volta il Duomo di Milano, e altri luoghi a noi cari.

PHOTOGRAPHER: Ben King
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Da allora Aaron di strada ne ha fatta molta e oggi oltre ad essere un attore affermato è anche un produttore che sta pensando di passare dietro la macchina da presa. Cosciente dei suoi punti di forza e di debolezza, e con esperienza ventennale sulle spalle, egli ci svela, infatti, quanto sia importante raccontare buone storie ricolme di vita in grado di toccare il pubblico, facendolo immedesimare ed emozionare. Racconti carichi quindi di amore e di passione che facilmente si possano portare fuori dalla sala cinematografica. Motivo per cui non ci stupisce che sia cresciuto con riferimenti come Cary Grant e Paul Newman e, in tempi più recenti, attori come Sean Penn e Robert Redford, notoriamente abili narratori e ottimi interpreti di uomini di spessore.

Entrato nel cuore di molti, grazie ad una carriera che l’ha visto recitare con i più grandi registi, spesso al fianco delle più amate dive di Hollywood (da Julia Roberts in “Erin Brokovich” a Nicole Kidman in “Rabbit Hole”), Eckhart oggi è protagonista di una pellicola particolare, ricca di rimandi a miti, leggende e pagine dei secoli andati, ma con situazioni e messaggi sempre attuali. Ancora qualche giorno e vi racconteremo di più, per ora godetevi la clip e sappiate che “I, Frankenstein” è interpretato da un attore che ha appena imparato a twittare… verificare per credere e soprattutto aiutatelo ad accrescere i follower ;)

Update del 26.01.2014: QUI il commento al film

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