Volete una buona commedia? Allora prendete quattro amici per la pelle, a cui far percorrere strade diverse per mezzo secolo senza mai scioglierne il legame, e riuniteli in terza età, non in un luogo qualsiasi, bensì nella delirante, eccentrica, folle città di Las Vegas e il gioco è quasi fatto. Cosa manca? La scelta del cast che deve cadere su grandi performer e se sono quattro premi Oscar, quattro uomini talmente bravi da riuscire a ridicolizzare in modo convincente l’età che stanno davvero vivendo, allora non avrete più scampo!
E, in effetti, a noi con “Last Vegas” è andata proprio così. I giovanotti un po’ attempati diretti da John Turteltaub sono Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline, i quali si calano nei panni della versione ridicola del campionario di varia umanità presente nel mondo e si divertono come matti per quasi due ore contagiandoci non poco. Erano bravi ragazzi, poi uomini in gamba, e ora sono persone che in modo diverso devono affrontare l’età che avanza e le sempre più frequenti perdite senza darsi per vinti, ma soprattutto senza rinunce.
Billy (Douglas), Paddy (DeNiro), Sam (Kline) e Archie (Freeman) sono gli amici oramai disseminati ai quattro lati della grande America che si riuniscono nella città della perdizione per eccellenza, col pretesto dell’addio al celibato (alla soglia dei 70!) dell’ultimo scapolo incallito del gruppo, Billy. E il lungo fine settimana insieme, fatto di antiche incomprensioni, ricordi sbiaditi, fraintendimenti che li porteranno in una super-suite grande quanto una magione, cornice perfetta per una festa senza precedenti, sarà per tutti una salutare botta di adrenalina e un memento di quanto possa risultare brillante e bella ogni fase della vita, di quanto siano preziosi gli affetti e dell’importanza dell’amicizia vera, dell’amore duraturo, di una famiglia solida.
È vero, sono tutti messaggi che potremmo definire “classici”, ma qui sono ritmati da costanti gag, rimangono sobri e non urlati o (peggio ancora) mielosi, e hanno una prospettiva diversa, al passo con i tempi: siamo diventati molto longevi, sempre più pasciuti e ben conservati, quindi il divertimento e l’ironia nell’ottica di baldi settantenni è sempre più intrigante. Da un lato ricorda a chi sta per entrare in quella fascia di età che sino all’ultimo istante nulla è perduto (e un pizzico di follia non fa mai male), dall’altro carica noialtri, un po’ più giovincelli, di speranze: rivediamo tratti tipici dei nostri genitori, assistiamo a situazioni divertenti, che ci piacerebbe vivere un domani, e tutto è sempre plausibile e ricco di umanità.
“Last Vegas” è fondamentalmente un film onesto: ci regala due ore come ce le aspettavamo, come le volevamo, come dovevano essere. Divertimento per tutti, insomma, una buddy comedy a stelle strisce ben ritmata, sobria, mai triste o volgare o senza senso… e con un cast di questo calibro non poteva andare altrimenti! Promossa a pieni voti e consigliata a gruppi, coppie e scoppiati :)
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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