Si avvicina Natale e come per incanto le librerie cominciano ad affollarsi irrimediabilmente. Ammetto che mi costi un po’ scivolare in mezzo a gente che ha appena tirato su quindici copie dello stesso volume per regali evidentemente seriali, ma non importa: regalate libri e fateveli regalare, che le case editrici non sono ONLUS e hanno bisogno di vendere per potersi lanciare verso qualche nuovo autore promettente.
La Top Ten si apre con l’intramontabile Hosseini di “E l’eco rispose” che tanto riscosso ha già successo e che ritroviamo al decimo posto. Lo precedono il nuovo romanzo di Falcones ed un intrigante nuovo racconto di Luca Bianchini che porta i suoi amatissimi personaggi di “Io che amo solo te” ad un cenone di Natale.
In settima e sesta posizione due volumi su cui dovrò passare: il nuovo Carofiglio (e attendiamo comunque una sua nuova esperienza gialla) ed il nuovo thriller di quel poliedrico genio che risponde al nome di Jo Nesbo.
A precedere i tre sul podio ci pensano la Gamberale (“Per dieci minuti”, Feltrinelli) e Maurizio De Giovanni, che con “Buio” ci conduce nuovamente nel commissariato di Pizzofalcone che tanto mi aveva convinto nella sua prima narrazione.
Ed eccoci ai primi tre: medaglia di bronzo per l’opera ultima di Fabio Volo, abituale frequentatore delle classifiche dei più venduti sotto Natale e che pare aver fatto nuovamente centro con “La strada verso casa”. Lo precede Luis Sepulveda con un racconto dal titolo immaginifico: “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza di essere lenta” (sui titoli di Sepulveda varrà la pena scrivere un post, prima o poi).
Troneggia in prima posizione Michele Serra con “Sdraiati”: una testimonianza di un padre che non capisce più i figli ed i ragazzi di oggi più in generale, e che riesce ad affrontare con ironia un distacco che è per tutti doloroso.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.