Cosa succede?

In breve…

Siamo sul 45° parallelo, in una bella casa immersa nel verde e seguiamo tre vite in bilico, perfetto prodotto di questa epoca che scorre all’ombra della crisi. Ugo è l’erede nullafacente nel pieno dei 40 che affitta a Marina, una ventenne agente di viaggi,  e a Dario, studente di lettere e impiegato al bioparco cittadino, due stanze, dimenticando però di riscattare le mensilità. Il giorno in cui l’eredità di Ugo s’esaurisce le vite dei tre vireranno inevitabilmente.

Lo vedo, non lo vedo, lo vedo, non lo vedo…

Indecisi? Non usate le margherite! 

 Molte le inquadrature “sghembe”, le citazioni degli scritti di Leopardi, i sospiri e i topolini di campagna che transitano in salotto. I personaggi hanno ambizioni intellettuali e le loro esistenze si trascinano come buona parte del primo tempo, assottigliando non poco la pazienza degli eventuali iperattivi in sala.

Film adatto a coloro che necessitano di evasione leggera ma non troppo, che cercano spunti per esplorare angoli inconsueti della città che sorge sul 45° parallelo e che hanno bisogno di immedesimarsi in personaggi alla ricerca di un equilibrio (necessità quotidiana di molti di noi).