A Casa Testori 4 curatrici per 4 Maestri

Difficile far convivere quattro percorsi espositivi, persino nella meravigliosa cornice di Casa Testori. Ma esperimento decisamente riuscito grazie a organizzatori e curatrici di una mostra – che dico una, quattro mostre! – che vi imploro di andare a visitare.

A convincervi in maniera definitiva dovrebbero bastare quattro nomi: si comincia con Aldo Rossi, e lo studio attento di Claudia Tinazzi ci consente una immersione nella ricchezza equilibrata e vitale del primo italiano mai insignito del Prizker Price per l’architettura. Gli spazi dedicati a Rossi sono impreziositi dalle fotografia di quattro giovani fotografi (Alberto Sinigaglia, Marco Introini, Antonio Ottomalli e Luca Andreoni) e da una grande stampa di Gabriele Basilico, ed il percorso raggiunge il suo culmine nella riproduzione di una cabina balneare progettata per l’Elba, un omaggio dell’architetto alle “piccole cose innocenti” di commuovente semplicità.

Si prosegue con Alberto Martini, e la curatrice Federica Nurchis ci dimostra efficacemente la sua decisiva influenza nell’educazione culturale del nostro paese: avete presente la collana “I maestri del colore”, inevitabilmente presenti in almeno una copia in tutte le nostre case? Ecco, idea sua, ed i 60 (!) milioni di fascicoli venduti dimostrano come non si trattasse soltanto di una (geniale) iniziativa editoriale, ma anche di una occasione di rendere finalmente accessibile a tutti la Bellezza nella sua concezione più pura. Non perdetevi la teca con il racconto della sfida editoriale fra la Fabbri (editrice de “I maestri del colore”) e la Sansoni, che provò ad imitarla con “Forme e colore”.

Lasciato Martini (ed i quadri di Rosai, Tadini, Carrà che lo accompagnano) ci si sposta al piano superiore, dove ci attende il genio fotografico di Guido Guidi. La scelta di Giulia Lambertini ci consente di approfondire contemporaneamente gli scatti architettonici di Guidi e la parabola artistica di Carlo Scarpa, dalla monumentale Tomba Brion al magnifico intervento nel Museo di Castelvecchio a Verona, transitando da Palermo e Passagno in un intrigante giro d’Italia.

A chiudere – e vorresti non finisse mai – il giro è Carlotta Crosera, che ha curato un interessante allestimento su Giacomo Pozzi-Bellini, artista della fotografia di cui possiamo ammirare una splendida serie di ritratti (incluso Saba, lo dico per i miei concittadini in trasferta) unite alle più note foto d’arte, attività per cui incrociò il suo cammino con quello di Giovanni Testori.

Completano l’esperienza – perchè di vera esperienza si tratta – quattro agili volumi che dimostrano, una volta per tutte, come sia possibile coniugare editoria di qualità e costi accessibili a tutti: Martini avrebbe senza dubbio apprezzato questo allontanamento dagli inavvicinabili cataloghi di mostre a cui siamo purtroppo abituati…

Insomma, avete tempo per godervi – fino al prossimo 6 gennaio – quattro allestimenti di grande qualità, oltretutto ad ingresso gratuito. Che state aspettando?

Apertura: 18 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014; gio/ven: 11.00-22.00 | sab/dom e festivi: 10.00-20.00
Giorni di chiusura: lun/mar/mer | 24-25 dicembre e 1 gennaio 2014

Ingresso libero

Casa Testori è in largo A.Testori 13, Novate Milanese (MI)
Info: 02.36.58.96.97 – info@casatestori.it

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