L’opera ci offre l’opportunità di guardare al passato di un longevo regno sotto una luce tutta nuova: nell’intimità della residenza della Regina, oramai sul trono da sessanta lunghi anni, durante le sue udienze private con il Primo Ministro. Un rituale che si sussegue nelle decadi, ogni martedì, una vera cortesia di chi governa nei confronti della Sovrana. Rara occasione in cui le due persone possono conoscersi, confrontarsi, lasciarsi andare a piccole confidenze, lontano da occhi e orecchie indiscreti.
E mentre vediamo sfilare i Primi Ministri che si sono succeduti da Churchill ai giorni nostri, ripercorriamo un pezzo di storia del ‘900. Attraverso le ipotetiche conversazioni intercorse, spesso ricche di sobrio e misurato humour, emerge il costante contributo di Elisabetta II alla costruzione di una nazione. Una bambina come tante che a venticinque anni si è ritrovata a ricoprire una importantissima carica istituzionale e a vestire dei panni granitici, a rappresentare una potenza mondiale di fronte agli altri grandi della terra, che ha barattato il suo io, i suoi sogni, la sua spontaneità, con il bene comune.
La Regina e i suoi variopinti cappellini faranno anche sorridere, ma è una donna davvero unica: con il suo lavoro a tempo pieno carico di rinunce, nonostante non sia il capo del governo, riveste un ruolo non di poco conto. La Corona è prima di tutto un esempio, rappresenta uno Stato che ha saputo conquistare il mondo, e per i sudditi è un costante memento di chi erano, chi sono e chi saranno, di cui vanno profondamente fieri.
A entrare nella pelle di Elisabetta II ci pensa Helen Mirren, forte delle sue precedenti interpretazioni della Regina e del suo enorme talento che le è valso un Oscar proprio per “The Queen”. L’attrice è magistrale, elegante, misurata ed è una sovrana impeccabile. Nonostante le battute, la donna e il personaggio pubblico non vengono mai ridicolizzati o in altro modo mortificati, un tale esempio di bravura da parere un colto tributo, un ringraziamento, o meglio, un omaggio ad una donna che per sei lunghe decadi è stata un modello di rettitudine, di sacrifici, un vero leader.
Una parata di stelle si sussegue sul palco, una sfilata di costumi e di acconciature strabilianti e una lunga serie di memorie ci accompagnano durante questo raffinato e accurato viaggio di quasi tre ore nella storia di un popolo, di una regina, di una donna. Una pièce da non perdere, arguta e leggera, che intrattiene e col sorriso non si dimentica di insegnare.
n.d.r. Visitando il sito ufficiale potete consultare l’elenco completo dei cinema che partecipano all’iniziativa!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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