La classifica di questa settimana si apre con il nuovo romanzo della Avallone, tesa alla ricerca di bissare il successo di “Acciaio”. Spenderò qualche parola di più nella recensione che arriverò a breve, ma devo anticipare almeno qualche parola: credevo peggio.
Sarò nazionalista anche in letteratura, ma la Avallone batte 4-1 il Dicker di “La verità sul caso Harry Queber”, per pure si posiziona ottavo. Motivi? Li ho descritti qui.
Tra la Avallone e Dicker si piazzano Yousafzai & Lamb con “Io sono Malala” (attenzione a non leggere equivocamente), mentre quinta e sesta posizione sono occupate da Hosseini con “E l’eco rispose” – fenomeno editoriale estivo ed autunnale – e dal nuovo Umberto Eco, dall’intrigante titolo “Storie delle terre e dei luoghi…”. Bisognerà passarci.
Nelle due posizioni che precedono il podio abbiamo due volumi che decantano la buona tavola: Benedetta Parodi continua a risollevare le sorti dell’editoria culinaria e propone con “È pronto! Salva la cena“ un perfetto regalo di Natale, mentre le “Storie di coraggio” di Farinetti & Hayas si raccontano dodici incontri con dodici “grandi” del vino italiano. Il tele-passaggio da Fazio ha colpito ancora.
In terza posizione la “Storia di Irene” di De Luca, da cui mi terrò lontano per motivi che non riguardano la letteratura, mentre la medaglia d’argento va a Sveva Casati Modignani con “Palazzo Sogliano”, da cui mi terrò lontano per motivoi che riguardano ESATTAMENTE la letteratura.
Sono certo che ci eravate arrivati già da soli, ma ve lo dico ugualmente: troneggia ancora in prima posizione Marco Malvaldi, che con il suo “Argento vivo” conquista nuovi lettori e conferma tutte le belle parole spese sul suo ultimo romanzo (anche da noi!).
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.