La classifica dei libri più venduti in questo mese di settembre 2013 è caratterizzata dalla commistione fra musica e parole. Certo, dalla quinta alla settima posizione abbiamo ancora le (maledette) sfumature della James, ma qualche novità possiamo comunque apprezzarla e la vetta della classifica è pur sempre di relativa qualità.
Ma andiamo con ordine: la parte bassa della Top Ten ci propone in rapida successione testi che non potrebbero essere più diversi. Si va dalle famigerate Sfumature di cui abbiamo detto al nuovo libro di Luciano Ligabue, un intervista dall’accattivante e riuscitissimo titolo “La vita non è in rima”. Il rocker di Correggio sorprende nuovamente in una carriera che è connotata da una costante ricerca esercitata attraverso diverse arti, dal cinema alla letteratura. Consigliato e non soltanto ai fan, che apprezzeranno in particolare i testi del nuovo album in anteprima con il commento dello stesso Ligabue.
Nel gruppetto sottolineo anche la presenza del nuovo romanzo di Jonathan Coe, “Expo 58”, di cui ho raccontato qualche giorno fa (clicca qui per la recensione). In rete ho letto commenti molto polarizzati fra “è il ritorno di un grande Coe” e “Non è più il Coe di una volta”. A me francamente non è affatto dispiaciuto.
Andiamo sul podio e torniamo a occuparci di musica: al terzo posto troviamo infatti gli One Direction con “Dove siamo arrivati”, la storia degli ultimi due anni di attività di una band che fa impazzire le ragazzine. Non sarà alta letteratura ma almeno abitua all’utilizzo di questo oggetto spesso misterioso composto da copertine, pagine, inchiostro.
Medaglia d’argento per il vero fenomeno editoriale del momento: con “La verità sul caso Harry Quebert”, edito da Bompiani, Joel Dicker ha fatto senza dubbio centro. Intrattenimento puro e semplice con una trama intrigante ambientata in trenta anni di storia americana, con il cadavere di una ragazza scomparsa e la competitività del mercato editoriale USA a fare da sfondo. Penso di affrontarlo a breve.
Continua a dominare la classifica dall’alto del suo primo posto Khaled Hosseini con “E l’eco rispose”, romanzo che riesce a bissare il successo de “Il cacciatore di aquiloni”grazie ad una trama evocativa tutta giocata sul tema mai abbastanza indagato dei rapporti familiari. Chapeau.
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.