Sette è proprio un bel numero.
Agli appassionati di astronomia ricorderà le sette stelle del Carro (e dal latino Da septem triones, “i sette tori da traino”, nome con cui i Romani chiamavano le stelle del Grande Carro, deriva il termine settentrione);
Gli amici sportivi staranno pensando alla pallanuoto, all’ala destra, all’angolino tra traversa e palo meta ambita di ogni cannoniere, ai punti di una meta con trasformazione a rugby e al numero di cinture del karate, da bianca a nera;
Quelli che non possono vivere senza un libro in mano avranno visualizzato i “sette anni di studio matto e disperatissimo” di leopardiana memoria, o le sette meraviglie – in bilico fra realtà e leggenda – del mondo antico;
Sette sono i nani, le vite dei gatti, gli anni di sfiga se rompi uno specchio, le camicie che sudi, gli anni nel Tibet, i peccati capitali, i colli di Roma, la carta più ambita se stai giocando a scopa. Sette è anche il giorno in cui son nato io, ma questo conta poco.
Quello che daccero conta è che manca una settimana alla conclusione del concorso fotografico Fotomistero, e che vi restano dunque sette giorni, cioè 168 ore, ovvero poco più di 10.000 minuti per inviare le vostre immagini e provare a vincere uno dei premi in palio.
In questi ultimi due mesi abbiamo riscontrato una partecipazione che ci ha quasi commosso: il numero di immagini ricevute supera abbondantemente quota 200 il che, se si considera che si tratta della nostra prima iniziativa di questo genere, ci sta colmando di orgoglio. Il lavoro della giuria – da cui mi sono opportunamente scavato fuori in tempi non sospetti :-) – si annuncia complicato: la qualità media degli scatti si rivela molto elevata, anche in considerazione del tema proposto che non era affatto semplice da interpretare.
Complimenti a tutti coloro che hanno già spedito le loro opere, dunque, e ultima invocazione ai più ritardatari: coraggio! Mancano solo sette giorni, cioè 168 ore, eccetera.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.