Locarno 2013 – Commento a vincitori e vinti della 66° edizione del Festival del Film

Anche la 66° edizione del Festival del Film di Locarno ha chiuso i battenti, oggi c’è la possibilità di rivedere alcune pellicole e leggiamo che questa sera in piazza Grande l’enorme schermo verrà mirabilmente sfruttato per una proiezione che, se fossimo ancora in città, non ci perderemmo: “The Croods”  saranno nel cinema all’aperto più unico d’Europa!

Così come non possiamo esimerci dal segnalare subito che a Lugano per i prossimi quattro giorni (da sabato 18 a mercoledì 21 agosto 2013), come già avvenne lo scorso anno, sarà possibile vedere alcune delle pellicole premiate al Festival nel contesto del Parco Ciani.

Ma quali sono quindi i film che si sono aggiudicati il Pardo 2013?

Pardo d’oro Concorso Internazionale. Historia de la meva mort. Albert Serra director © Festival del film Locarno / Ti-Press / Samuel Golay

Il miglior FILM è “Historia de la meva mort” del catalano Albert Serra, un giovane regista di talento, abile nel far rivivere epoche andate (complici sicuramente gli studi d’’arte che ha alle spalle), il quale però non riesce a risultarci simpatico. Cosciente dei propri punti di forza è fermamente convinto di essere una superstar e si permette già di straziarci con opere meticolose che ostentano le sue abilità ma che ci annoiano terribilmente (Qui la recensione). Ci ha promesso un nuovo film ancora più azzardato… noi stiamo già tremando!

Miglior REGISTA il poeta coreano Hong Sang-soo con Our Sunhi” che, a un anno da Cannes torna su un podio. Certamente un autore solido, con un suo stile differente da quello per cui è famosa la Corea, che non è nelle nostre corde ma apprezziamo per buon gusto, finezza e equilibrio.  [Il commento all’opera a questo link]

Migliore ATTORE è Fernando Bacilio, protagonista di “El Mudo” film peruviano che ha aperto le proiezioni del concorso internazionale (qui la recensione) e che quindi poteva apparire svantaggiato. Purtroppo l’attore non è riuscito a ritornare a Locarno per ritirare il premio nonostante si sia fiondato in aeroporto senza un biglietto e immaginiamo disposto a tutto pur di salire su un aereo. Il film presenta debolezze, ma condividiamo la scelta dei giurati: Bacilio è bravissimo a vestire i panni di un uomo atterrito e sopraffatto.

Award Ceremony Piazza Grande © (C) WWW.FOTOPEDRAZZINI.CH / Massimo Pedrazzini

Migliore interprete femminile è un’altra ATTRICE che a causa di fusi orari e poco tempo a disposizione non ha potuto essere presente: Brie Larson con la sua convincente e intensa interpretazione nel film secondo noi più intrigante, ben fatto e perfetto per un concorso internazionale di un festival del cinema di primo livello, ci riferiamo a “Short Term 12”. Siamo quindi contenti che abbia vinto anche una menzione speciale e daremo presto all’opera ampio spazio.

MENZIONE speciale va al documentario svizzero “Tableau Noir” (un click qui per la recensione), premio meritato e corretto. Ha stupito molto sentire quindi il regista polemizzare sul fatto che non fosse uno dei pardi più ambiti. Ehm, un po’ di umiltà non avrebbe guastato… seppur particolare  e mirabile, il suo lavoro era pur sempre un lungo documentario che concorreva nella sezione dedicata ai lungometraggi di finzione!

Chiudiamo, come da nostra tradizione, segnalando uno dei film SCONFITTI che secondo noi meritava invece un riconoscimento: “Real” del giapponese Kyoshi Kurosawa. Poetico viaggio nei meandri della mente, disperato tentativo di riportare fuori dal coma la persona amata, storia ricca di thrilling. Il regista ha fatto talmente un bel lavoro da rendere una storia potenzialmente drammatica e noiosa un vero fanta-film, dalla scenografia strabiliante arricchita da qualche manga-mostro, inducendo molti a cercare analogie con “Inception”. [segui il link per l’approfondimento dedicato a Real]

Per tutti gli altri commenti ai film in concorso, alla retrospettiva ed agli incontri vi rimandiamo al nostro diario online che ancora per qualche giorno verrà arricchito di nuovi scritti!

Piazza Grande © Festival del film Locarno / Massimo Pedrazzini

 

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