Signore e signori, il weekend locarnese si apre con le risate del popolo della Piazza Grande! Sono arrivati i Miller e li abbiamo presi per quello che sono: un variegato gruppo di persone che per necessità decide di creare una famiglia che alla fine si rivelerà più solida di quelle “normali”. Questa sgangherata famigliola è, infatti, migliore di quella perfetta nonostante sia composta da uno spacciatore di quartiere, da una spogliarellista con un’etica ma con un ex-convivente che le ha svuotato il conto corrente, da un adolescente abbandonato dalla madre e da una ragazzina trovata per strada. Insomma, i Miller sono tanto nati per caso quanto uniti!
Commedia americana, futuro Blockbuster, per ora concentrata a portare al cinema mezzo mondo, con due protagonisti che si ritrovano dopo aver girato insieme “Come ammazzare il capo e… vivere felici “, Jennifer Aniston e Jason Sudeikis, “We are the Millers” è semplicemente una pellicola esilarante, ritmata, scoppiettante, e talmente ben confezionata da farci disperare: riusciremo mai a eguagliare i figli dello Zio Sam?
Perché dopo la visione di ieri sera, non c’è dubbio che i Miller spacchino! Questo gruppo variegato di personaggi buffi, tutti alla ricerca di un modo per sopravvivere, si ritroverà su un camper delle dimensioni di un transatlantico a valicare il confine con il Messico per portare a termine un “lavoretto” che potrebbe risolvere i loro problemi finanziari o farli finire in galera a vita. Peccato che ogni componente della allegra “famiglia” avesse omesso di condividere con i compagni di avventura un piccolo tassello della propria esistenza, cosa che –come da perfetto copione- comporterà un viaggio verso casa lungo e tortuoso.
Con una sceneggiatura che si merita un premio per quanto sia ben costruita e ricca di battibecchi che funzionano uno dopo l’altro, con un cast di mattatori della risata (la Aniston con sempre più lembi di pelle in bella vista farà la gioia dei maschietti di ogni età e Sudeikis diverrà presto l’idolo dei teen e delle donne “buongustaie”) e con una storia che non perde mai di ritmo e di freschezza, “We’re the Millers” è un toccasana in mezzo ai molti film socialmente impegnati, drammatici e/o depressi che si vedono mediamente in un Festival del film nonché una vera iniezione di buon umore per il pubblico che andrà a vederlo in un cinema di città dopo una faticosa settimana lavorativa.
I Miller sono la famiglia perfetta, perché nei fatti non lo sono, noialtri qui fuori invece siamo spesso i reali componenti di un nucleo familiare tanto sgangherato quanto reale. Il divertimento è quindi assicurato proprio da questo bizzarro punto in comune e per l’eterna voglia di evadere e sognare che si possa vivere una simile avventura e che da essa si possa uscire più uniti di prima.
Voto finale: 7. Commedia per famiglie che non supera mai il limite, ma riesce comunque a far divertire persone più o meno agée, acoppiate o scoppiate che siano!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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