La 44° edizione della più importante fiera d’arte moderna e contemporanea al mondo ha contraddistinto questo mese di giugno e noi di MaSeDomani abbiamo avuto la fortuna di farne parte un pochino, trascorrendo 24 ore in compagnia di galleristi, artisti e esperti del settore, guide impagabili attraverso padiglioni immensi e dall’offerta davvero vasta (e per tutti gusti). Nonostante il nostro amore per ogni espressione artistica, infatti, senza un valido supporto sarebbe stato difficile poter effettuare una scelta e interpretare, soprattutto, i comunicati sui traguardi raggiunti quest’anno a Basilea.
Impressionante leggere che gli organizzatori siano riusciti a battere sé stessi facendo confluire nella città sul Reno oltre 86.000 visitatori durante i 6 giorni di apertura; che 304 gallerie fossero presenti esponendo 4.000 artisti, cosa che ha decisamente contribuito all’eccezionale volume di vendite registrate. Fa specie, dopo così tanti anni, vedere lo stupore negli occhi dei nuovi ma soprattutto degli abituali frequentatori, e loro stessi ci confermano che una delle caratteristiche di questo evento è il fatto di essere in continua evoluzione, di sapersi rinnovare e di assecondare mirabilmente il volere di pubblico e mercato.
In effetti, siamo di fronte ad un audience che confluisce da ogni anfratto della cara e vecchia Europa, ma non solo: nel 2013 hanno debuttato anche gallerie provenienti da Brasile, India, Corea del Sud e Filippine (solo per citarne alcuni), paesi che hanno fatto uno sforzo notevole per arrivare sin qui e galleristi che sicuramente propongono un prodotto davvero differente dal solito.
La cosa ci ha incuriositi e ci ha portati a fare domande (diverse) a visitatori, esperti d’arte e galleristi. Come interpretano questi dati soprattutto a fronte della crisi che attanaglia oramai il globo a 360°?
Ecco le risposte…
(Ai visitatori) Cosa vi sta colpendo di questa edizione di Art Basel?
Le frasi più gettonate sono state:
“La quantità di artisti e gallerie presenti è a perdita d’occhio, una vera indigestione di arte”
“Ce n’è per tutti gusti e le istallazioni grandi sono davvero enormi, ti ci puoi perdere dentro!”
“C’è davvero tutto, basta chiedere e ti verrà indicato dove trovare quello che cerchi”
“Qui l’offerta è immensa, non sai da che parte iniziare a guardare…”
(Ai galleristi) La nostra sensazione è che i visitatori stiano subendo il fascino di quegli stand che propongono arte dei primi del ‘900, in base alle visite ricevute potete confermare questo trend e soprattutto come mai secondo voi accade ciò?
“In effetti c’é molto interesse per l’arte e per quegli artisti ormai conclamati, soprattutto da parte dei collezionisti di lungo corso e la certezza dell’investimento potrebbe essere una delle cause. Vi è, però, altrettanta curiosità per tutta l’arte contemporanea, in particolar modo verso quella americana dagli anni ‘50 in poi e ai suoi artisti costantemente scambiati sul mercato con valori, seppure a volte altalenati, sempre ad altissimo livello.”
(All’esperto) Dopo aver visitato Art Basel 2013 e stante il peculiare periodo storico, cosa consiglierebbe ai suoi acquirenti?
“Di prestare attenzione ai giovani talenti (ad Art Basel c’è veramente l’imbarazzo della scelta!). Proprio perchè il momento storico-economico non è dei migliori, investire sul futuro diventa stimolante e economicamente interessante, con un rapporto tra rischio e beneficio decisamente favorevole (uno a due). Certamente ai miei collezionisti più tranquilli (pacati ed economicamente in buona salute) consiglierei di rivolgersi ad artisti consolidati, senza però mai dimenticare la sensibilità soggettiva: l’esperto deve saper, infatti, soddisfare il cliente proponendo e trovando ciò che meglio aderisce alla sensibilità personale dell’investitore.”
(A tutti) Avete un consiglio da dare ai giovani che volessero avvicinarsi al mondo del collezionismo?
“Se possibile, farsi affiancare da esperti del settore e, in ogni caso, assecondare i propri istinti”.
“Iniziare con moderati investimenti (fotografie o piccoli oggetti) che, prima di tutto, piacciano”.
In definitiva, la pancia è e rimarrà sempre la migliore consigliera!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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