E alla fine siamo arrivati all’Inferno. Non si tratta, ahimè, di una riminiscenza dantesca, anche se bisogna ammettere che l’ottimo Benigni ha fatto venire a tutti una gran voglia di riprendere in mano la Divina Commedia. No, siamo all’Inferno perchè “Inferno” è il titolo del nuovo romanzo di Dan Brown, che fa un ingresso trionfale nella classifica dei libri più venduti e rende felice i suoi numerosi lettori ed anche i librai. Per darvi un’idea del fenomeno, il distacco del nuovo bestseller dell’autore de “Il codice Da Vinci” è talmente ampio che non sono sufficienti le vendite settimanali di tutti gli altri 9 libri in Top Ten per pareggiarlo…
Lasciamo Dan Brown – temo che sarò costretto ad affrontarlo in un prossimo futuro… – e segnaliamo un buon numero di nuovi ingressi nella graduatoria: si va da “Io che amo solo te” di Luca Bianchini (una trama esilerante ed una ambientazione pugliese-matrimoniale che promette bene) per arrivare all’insospettabile “Il mio diario. Violetta” edito da Walt Disney che conquista addirittura il podio piazzandosi al terzo posto. Nel gruppetto dei nuovi arrivati segnaliamo anche l’ultima fatica di Andrea Vitali (“Un bel sogno d’amore” si piazza quarto) ed “I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia”, un racconto di Imposimato sulla tragica vicenda di Aldo Moro.
Tengono alte la bandiera del giallo-noir-thriller l’italianissimo “L’ipotesi del male”, nuovo romanzo di Donato Carrisi, ed “Il bambino segreto” di Camilla Läckberg, nordico non solo nella provenienza e nell’ambientazione ma anche in quella capacità di creare atmosfere rarefatte che abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni.
Chiudo con una annotazione venata di curiosità: isolando la sezione “tascabili” primeggia Fitzgerald con “Il grande Gatsby” che occupa sia la prima che la seconda posizione, naturalmente con due diverse edizioni: quella Newton (accattivante anche per i suoi 0,99 euro) e quella Mondadori. Cinema e letteratura sembrano dar luogo a ottimi successi commerciali e forse varrebbe la pena coordinarne più strettamente le riuscite.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.