Chi ha detto che gli anni ’90 siano i padri dei film polizieschi, conditi di adrenalina e molta suspense? Dimenticate Jack Ryan o la spia-gentleman impersonata negli ultimi 50 anni dai maggiori sex symbol del pianeta, perché prima di loro c’erano Joseph e Maria Tura (Jack Benny e Carole Lombard), primi attori di una compagnia polacca finita in disgrazia durante l’occupazione tedesca, che grazie alle loro abilità salveranno se stessi, i propri amici e la patria!
In compagnia dell’affascinante coppia assistiamo, infatti, ad una meravigliosa commedia degli equivoci, ad una vera e propria parodia ricca di tensione, che non rinuncia mai alla classe, alle adorabili mise e alle maniere gentili. Nessuno schiamazzo, alcuna parolaccia, scena cruenta o volgare eppure dopo pochi istanti, pur essendo difronte ad una pellicola in bianco e nero, ci dimentichiamo di quanti anni abbia sulle spalle, e ci lasciamo trascinare dall’intrigante intreccio e dalle risate che divengono sempre più fragorose col trascorrere dei minuti.
La scena si apre durante le prove dello spettacolo che vede Maria Tura regina del palcoscenico e Joseph (il marito) geloso e un po’ invidioso di non riuscire a rubare la scena alla splendida moglie, così tra gag e battute talmente politicamente scorrette da stupirci, entriamo nel vivo dell’equivoco: un soldato zelante ed innamorato dell’attrice, prima la conosce, poi le manda messaggi inconsapevolmente attraverso una… spia! – Niente paura, nessuno spoiler, sono solo le prime scene ;)
Una divertita e sagace storia che si svolge durante la drammatica Seconda Guerra Mondiale dando vita alla migliore commedia e, infatti, mai ci toglie il sorriso anzi sottolinea solo quanto ogni situazione, anche la più tremenda, possa creare momenti leggeri, essere spunto per il grande cinema e, soprattutto, per meravigliose battute politicamente scorrette.
Commedia nella commedia in salsa spy, con esilaranti dialoghi e dall’evidente scopo di tenere il morale alto allo spettatore, che ancora oggi fa scuola (the “Lubitsch Touch”, ndr) e che speriamo riesca a travolgere il pubblico del nuovo millennio. Chissà, infatti, cosa avrebbe detto mia nonna se avesse saputo che sono stata al cinema a vedere su grande schermo “To be or not to be” del regista che tanto la divertì in gioventù :) Una vera occasione da non perdere!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Leave a Comment