Raffiche di vento, quasi buio, una manciata di gradi sopra lo zero e file, anzi tante ore di attesa risultate inutili e stancanti. Bevuto poco, mangiato un sacco di schifezze e molta la concorrenza, a questo punto sei libero di demoralizzarti e tornare a casa oppure ti sforzi di rendere fruttifera la giornata in modo creativo.
Decisamente noi di MaSeDomani sposiamo la seconda opzione e diventiamo esploratori delle piccole sale del marché: prima un thriller con un bel po’ di nomi noti ai fruitori di quello che fu il tubo catodico e poi una avventurosa commedia giapponese. Si ok, decisamente due B-movie, per il nostro gusto, ma fossero disponibili in videoteca (o in quel che ne rimane) svolgerebbero la loro funzione e decisamente ci hanno stimolato qualche riga di approfondimento. Quindi chiudiamo la giornata parlando di “Five Thirteen” con Danny Trejo e Tom Sizemore.
Un thriller carico di speranze e storie che s’intrecciano: due fratelli che cercano di rifarsi una vita, lasciarsi tutto alle spalle, dopo che uno dei due è finito da giovanissimo in carcere per un reato che non ha commesso e l’altro ha rischiato la pelle per anni come braccio destro di un malvivente locale. Oggi vogliono darci un taglio netto, peccato lo facciano a loro modo, con un ultimo rischioso ma ben remunerato colpo: una rapina in banca, per il fratello più giovane; e un trasporto con sorpresa, per il maggiore. I risvolti saranno molti, alcuni prevedibili, altri esagerati ma per lo meno inattesi.
Questo thriller con piccole dosi di sangue e altrettanto poche sorprese ha un cast ricco di attori noti: spiccano Tom Seizemore, Danny Trejo e Gary Dourdan, che probabilmente avevano le rate del mutuo in scadenza e si sono quindi dati a film interpretabili ad occhi chiusi. Li ritroviamo infatti tutti nel panni di spietati assassini, con poco nobili intenti e il grilletto facile, che divengono fonte di guai per coloro che interagiscono e interferiscono con la loro ferrea volontà.
Sulla strada dissemineranno cadaveri e feriti, sino a quando le avventure dei due fratelli si congiungeranno per chiudere con un ulteriore colpo di scena. Nell’insieme un buon intrattenimento per il popolo che sonnecchia sul divano, un po’ meno per quello più esigente che si reca nei grandi cinema. Debole nell’unicità della trama, nella spettacolarità delle scene, nell’abilità di far trattenere il respiro allo spettatore. Scarso pathos, bassa attenzione, poco interesse. Voto: appena sufficiente.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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